È un firmamento, quello di Niko Romito, su cui non tramonta mai il sole. Il celebre chef abruzzese, fresco di una conferma in quel di Pechino, festeggia una nuova stella – la prima, in questo particolare contesto – con il suo ristorante incastonato nel Bulgari Hotel di Tokyo, aperto appena una manciata di mesi fa.
Certo, ci viene da pensare che con ogni probabilità Niko Romito sia ormai ben ben abituato a calcare il palcoscenico della Rossa; ma allo stesso tempo nulla, nemmeno l’apparente aridità dell’abitudine, potrebbe sminuire un traguardo – l’ennesimo, come accennato – del genere. Il ristorante di Tokyo è, di fatto, il sesto locale creato per i Bulgari Hotels & Resorts dopo Pechino, Dubai, Shanghai, Milano e Parigi – una collezione del gusto che, oggi, brilla quel tanto di più.
Niko Romito commenta la nuova stella a Tokyo
Vogliamo dire, un macaron è sempre un macaron, e bonariamente ci sentiamo di dire che uno chef che sostiene di essersi stancato di cucirli sulla propria casacca è uno chef che mente. Non è questo il caso, naturalmente, di Niko Romito, che ha di fatto scritto una lunga dedica alla nuova stella pubblicandola poi sul suo profilo privato di Instagram.
“Oggi Il Ristorante Niko Romito del Bulgari Hotel Tokyo ha ricevuto una Stella Michelin nell’edizione della Guida Michelin Tokyo 2024″ ha scritto lo chef abruzzese, allegando alla lunga didascalia un breve carosello di scatti provenienti dalla cerimonia della Rossa nel Paese del Sol Levante. ” È davvero una gioia. Credo fortemente in questo progetto, creato con Bulgari Hotels & Resorts per portare nel mondo una nuova idea di cucina italiana.
“Negli anni siamo cresciuti molto e vedere che la nostra visione e i nostri valori siano stati premiati in una città in cui la cultura gastronomica è così radicata, mi rende particolarmente felice e orgoglioso” ha continuato Niko Romito. “Un sentito grazie a tutta la squadra di Tokyo, ma anche a tutto il team nel mondo, per l’impegno, l’energia e la passione che dedicano a questo progetto”.
Squadra che vince non si cambia, ci viene da dire: con l’aiuto dello chef giapponese Kenjy Gyoten, Niko Romito ha proposto anche in terra nipponica la propria personale declinazione di cucina contemporanea, che affonda le proprie radici nella tradizione italiana e che si trasforma attraverso un lavoro di attualizzazione, leggerezza e pulizia quasi minimalistica. Una filosofia che ha portato lo chef abruzzese sul tetto dell’Olimpo della ristorazione, e che a oggi continua a fare brillare il suo personale firmamento.