Niente più tour turistici dei pub di Praga, lo ha deciso il sindaco (e la colpa è nostra). Fa bene?

Praga decide di mettere al bando i tour turistici nei pub in un tentativo di scoraggiare il turismo di massa. Come la prenderanno i proprietari?

Niente più tour turistici dei pub di Praga, lo ha deciso il sindaco (e la colpa è nostra). Fa bene?

Il tour turistico nei pub di Praga non s’ha da fare. A prendere la decisione sono state le stesse autorità cittadine, con il vicesindaco Zdenek Hrib che si è preso l’onere della punta di diamante, rispondendo alle domande – alcune curiose, altre più polemiche – dei giornalisti. La sua risposta è laconica: “Non sarà più possibile effettuare visite guidate tra le 22 e le 6”. Ma perché?

I nostri lettori più perspicaci l’avranno già intuito: si tratta, al netto di ogni stereotipo, di un tipo di attrazione che rischia di attirare una platea turistica decisamente troppo animata. Jiri Pospisil, altro funzionario cittadino, ha spiegato che Praga sta cercando di attrarre turisti “più colti e più ricchi“, e non quelli “che vengono qui solo per ubriacarsi“.

Le reazioni del mondo dell’ospitalità

pub

Inutile nascondersi dietro il buonismo: viene francamente difficile dargli torto. D’altronde, i dati parlano chiaro: nel corso del 2023 in Repubblica Ceca sono stati bevuti 128 litri di birra pro capite, il numero più alto al mondo, e questo nonostante le contrazioni di consumo che hanno colorato il mercato dagli anni del Covid in poi. Vien da sé che dietro una tale mole di birra c’è anche un importante flusso di denaro, tant’è che la domanda sorge spontanea: qual è la reazione del mondo dell’ospitalità alla notizia in questione?

Il sake è arrivato nei ristoranti, e a differenza della birra artigianale è qui per restare Il sake è arrivato nei ristoranti, e a differenza della birra artigianale è qui per restare

Vaclav Starek, presidente dell’Associazione ceca degli alberghi e dei ristoranti, si è dimostrato ottimista e soddisfatto. “I turisti ubriachi sono stati un problema grave per la popolazione locale e anche per gli altri turisti” ha spiegato. “Non penso che questo danneggerà le nostre vendite. A nessuno verrà vietato di andare in un pub, ma questi giri notturni dei pub organizzati… non sono ciò di cui abbiamo bisogno”.

Pollice in su, dunque. Al di là del contesto locale, la scelta di mettere al bando i tour notturni nei pub si allinea ad altre misure già adottate da altre città europee con l’obiettivo di tamponare (o scoraggiare) il fenomeno del turismo di massa: l’esempio più vicino a noi è naturalmente Venezia, che ha limitato le dimensioni dei gruppi turistici e vietato l’uso di altoparlanti.