Tutte le droghe sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre: all’Oktoberfest di Monaco si può alzare il gomito, ma guai a fumare della cannabis. A determinarlo è lo stesso Markus Söder, presidente della Baviera nonché leader dell’Unione Cristiano-Sociale, determinato a fare sì che il suo Land non diventi – parole sue, badate bene – “un paradiso per i fattoni”.
Ok, immaginiamo che sia doveroso fornirvi un poco di contesto. La cannabis, o se preferite la marijuana, è stata parzialmente depenalizzata in tutta la Germania a partire dal primo di aprile: i cittadini adulti, per farvela semplice, sono liberi di coltivare, trasportare e fumare una quantità limitata di cannabis; con le autorità governative che puntano a un miglioramento generale della qualità (e di conseguenza del consumo sicuro) dello stupefacente e una contemporanea contrazione del mercato nero. La novità, come potrete immaginare, ha però trovato una certa resistenza, in particolare nelle frange più conservatrici della popolazione e dello spettro politico.
Birra sì, cannabis no: la linea dura della Baviera
Immaginiamo che la lettura proposta dai conservatori sia più che intuibile: la liberalizzazione della cannabis, sostengono gli oppositori, costituirebbe un ulteriore onere per le forze dell’ordine e rischia di rovinare la salute dei giovani. I singoli Land non possono naturalmente impedire che la legge di cui sopra venga approvata a livello federale, ma potrebbero comunque segnalare la loro resistenza attraverso messe al bando come quello all’Oktoberfest.
L’idea del team di Söder, stando a quanto lasciato trapelare, sarebbe quella di istituire zone “senza cannabis” o “cannabis free”, dove di fatto il consumo è vietato. Tra queste zone ci sarebbe il famoso Giardino Inglese di Monaco, e altre potrebbero essere istituite in occasione di “feste popolari o per l’Oktoberfest”.
Al di là dell’ipocrisia più o meno grossolana che permea tali proposte (che poi, diciamocelo chiaro: avete mai visto un tizio fatto di erba iniziare una rissa?), vale la pena notare che le normative federali descrivono già e con un certo dettaglio una serie di luoghi in cui il consumo di cannabis è di fatto vietato.
Vi facciamo un paio di esempi: è vietato fumare entro un raggio di cento metri da una scuola, un parco giochi o da un centro sportivo pubblico, o nelle aree pedonali durante il giorno. Naturalmente tali divieti sono accompagnati da una serie di multe anche piuttosto salate, con la stessa Baviera che ha stabilito una sanzione di mille euro per chi viene sorpreso a fumare nei pressi di un bambino. Il che, capirete, fa sorgere un altro dubbio: poiché all‘Oktoberfest partecipano ovviamente anche famiglie e bambini, la cannabis non sarebbe comunque già vietata? Non è che è tutta una questione per flettere i muscoli politici e retorici?