L’idea è che, se state ordinando del cibo in delivery, con ogni probabilità abbiate già disponibilità di posate, tovaglioli e compagnia bella – perché, dunque, alimentare la produzione (e lo spreco) di plastica con le versioni usa e getta? Niente più forchette, coltelli e cucchiai in quel di New York per quanto concerne gli ordini in asporto – a meno che, beninteso, il cliente in persona non li richieda espressamente. La nuova legge della Grande Mela, tuttavia, non coinvolge solamente le posate: il divieto è infatti esteso anche ai tradizionali pacchetti di ketchup o di altre salse e ai cosiddetti tovaglioli “di cortesia”, fino a ora sempre inclusi nelle confezioni del food delivery.
New York saluta le posate usa e getta: un nuovo capitolo per il delivery
L’obiettivo della nuova legge, come certamente avrete già avuto modo di intuire, è di fatto quello di ridurre quanto il più possibile lo spreco superfluo e la quantità di plastica in circolo. “Diciamoci la verità: la maggior parte delle persone ha delle posate in casa” ha spiegato a tal proposito Adrienne Esposito, direttore esecutivo della Citizens Campaign for the Environment. “Scommetto che la maggior parte delle case a New York City ha un cassetto pieno di forchette di plastica, coltelli e cucchiai avvolti in plastica che non sono aperti: con le nuove regole non facciamo altro che ridurre gli sprechi”.
Ecco, per l’appunto. Naturalmente le numerose aziende di delivery dovranno agire di conseguenza andando a modificare leggermente le proprie interfacce per gli ordini, in modo da specificare, qualora lo ritenessero necessario, che nell’ordine non saranno comprese posate e tovaglioli; e allo stesso tempo introdurre una possibilità di ottenerli per i clienti che per un qualsiasi motivo non possono farne a meno.
Coloro che verranno sorpresi a non rispettare le nuove direttive andranno incontro a sanzioni di natura pecuniaria – 250 dollari per ogni infrazione, stando a quanto lasciato trapelare. È bene notare, per di più, che verranno nominati ispettori con il compito di effettuare visite di controlli nei ristoranti e nei locali in modo da assicurarsi che il divieto venga di fatto rispettato.
Numeri alla mano, si stima che nel solo 2019 i rifiuti in plastica usa e getta dei cittadini newyorkesi abbiano raggiunto la spaventosa mole di 16 milioni di chilogrammi. “Si tratta di plastica che non va mai incontro a degradazione” ha spiegato Enrico Nardone, direttore esecutivo della Seatuck Environmental Association, un’organizzazione no profit con sede presso il Suffolk County Environmental Center di Islip. “Tende a rompersi in pezzi sempre più piccoli, contaminando tutti i tipi di fauna selvatica per poi essere consumata lungo l’intera catena alimentare”.