A New York hanno detto stop al latte al cioccolato nelle scuole pubbliche: i bambini e i ragazzi assumono troppi zuccheri. Ovviamente la decisione della Grande Mela ha suscitato inevitabili polemiche. New York non è la prima città a decidere di eliminare il latte aromatizzato dalle mense della scuola pubblica: San Francisco e Washington Dc lo hanno già fatto.
Tuttavia questa scelta ha scatenato notevoli diatribe. Prima di tutto, da parte dei genitori. Se apparentemente dovrebbero essere contenti di una scelta simile, cioè di una riduzione degli zuccheri assunti dai figli, i genitori mai contenti si sono lamentati del fatto che questo divieto non servirà a nulla per risolvere il problema dell’eccesso di zuccheri perché nelle scuole si continuano a vendere altre bibite zuccherate e aromatizzate. Inoltre si lamentano anche della qualità del cibo fornito a scuola. Da un certo punto di vista hanno ragione, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, no? Oggi tocca al latte aromatizzato e chissà, magari domani tocca alle altre bibite.
Poi si sono scatenate anche le industrie del settore, le cui lamentele, da un certo punto di vista, sono più logiche. Secondo queste industrie, vietare il latte aromatizzato provocherà una diminuzione dell’assunzione di latte fra i bambini. Ed effettivamente, una qualche ragione (anche se, ovviamente, sono di parte e tirano acqua al loro mulino), ce l’hanno. Los Angeles, infatti, aveva vietato il latte aromatizzato nelle scuole nel 2011. Tuttavia nel 2017 è stata costretta ad reintrodurlo perché effettivamente i bambini rifiutavano di bere il latte normale.