Un gruppo di No Vax ha provato a entrare al Trump Grill, il ristorante di New York di proprietà di Donald Trump, ma senza alcun successo: il personale del locale, aiutato dall’intervento delle forze dell’ordine, li ha prontamente allontanati senza riuscire però a evitare qualche (tragicomica) polemica.
This activist was disappointed with Trump for allowing the building security to enforce the vaccine mandate. https://t.co/k6L7x6pJCF pic.twitter.com/HOGXDdTNYz
— Oliya Scootercaster 🛴 (@ScooterCasterNY) December 23, 2021
Ma prima riavvolgiamo un attimo il nastro. Attualmente New York sta facendo i conti con la temuta quarta ondata di Covid-19, con molti ristoranti che hanno dovuto chiudere (e rinunciare agli incassi del periodo natalizio) perché parte del personale è rimasto contagiato. Così, stando alle norme attualmente in vigore nella Grande Mela, chiunque abbia dai cinque anni in su e ha intenzione di mangiare al chiuso, assistere a uno spettacolo o andare in palestra deve dimostrare di aver ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19. Un concetto che, però, pare fosse estraneo al gruppetto di No Vax che ha preteso di sedersi ai tavoli del Trump Grill.
“Siamo venuti alla Trump Tower perché pensavamo che Donald Trump agisse per il bene dell’America”, ha spiegato un membro del gruppo rigorosamente senza mascherina (che ricordiamo, a New York è obbligatoria). “Ha detto che è contrario ai vaccini. Pensavo che da uomo che si impegna per l’America avrebbe pagato una multa di 1000$ per permetterci di mangiare liberamente. D’altronde è un miliardario, può permettersi una multa da 1000$”. Apparentemente non soddisfatto della sua tesi impeccabile, ha poi aggiunto: “Avrebbe fatto un figurone, e invece ha fatto in modo che i suoi dipendenti non ci servissero. È un truffatore, tutte chiacchiere e nessuna azione!”. E i suoi egregi colleghi brillano allo stesso modo per acume: “Dimostraci che siamo una minaccia”, hanno urlato ad alcuni poliziotti. “Pensate che siamo una minaccia perché non abbiamo un vaccino. Bene, dimostrateci che siamo una minaccia”.