Nestlé ha creato un cioccolato senza zuccheri aggiunti. Come? In pratica riutilizza il materiale residuo delle piante di cacao per dolcificare i suoi prodotti in maniera più salutare. Grazie a una tecnica brevettata, la Nestlé SA trasforma la polpa bianca che ricopre le fave di cacao in una polvere che contiene naturalmente dello zucchero. La nuova cioccolata farà il suo debutto in autunno in Giappone, con il nuovo KitKat con cioccolato fondente al 70% senza zuccheri.
Fino ad ora, questa polpa bianca non era mai stata utilizzata come dolcificante per il cioccolato e, solitamente, veniva buttata via come scarto della lavorazione delle fave di cacao. Se la nuova cioccolata piacerà al grande pubblico, ecco che in futuro Nestlé potrebbe decidere di usare lo stesso procedimento per produrre il cioccolato bianco o il cioccolato al latte. Questo, almeno, secondo quanto dichiarato da Alexander von Maillot, a capo della Nestlé.
La scelta della Nestlé è in linea con le nuove linee guida che i governi e le istituzioni di tutto il mondo stanno suggerendo al settore dell’industria alimentare: creare prodotti più sani e con meno zuccheri per contrastare l’aumento di obesità e diabete mellito.
Il nuovo cioccolato fondente al 70% della Nestlé avrà il 40% in meno di zucchero rispetto alla maggior parte delle barrette equivalenti in cui vengono aggiunti zuccheri (considerate che, attualmente, il KitKat al cioccolato fondente ha 12,3 grammi di zucchero a porzione).
Ottima scelta, dunque, per la Nestlé, alla quale chiederei un ulteriore passo avanti: ok per gli zuccheri in meno, ma perché non eliminiamo la lecitina di soia dai suoi prodotti, visto che la soia è uno dei maggiori allergeni al mondo? E visto che ricicliamo la polpa bianca, perché al posto di aggiungere qualcosa di estraneo al cioccolato come la lecitina di soia, non usiamo al suo posto il burro di cacao, che già fa parte del prodotto? Se vogliamo rendere un prodotto più salutare, non è meglio evitare di aggiungere ingredienti per sostituire quelli che già naturalmente sono presenti? Una richiesta in amicizia, si intende.
[Crediti | Bloomberg]
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