Nestlè pagherà i coltivatori di cacao per mandare i figli a scuola

Con l'obiettivo di contrastare lo sfruttamento minorile, Nestlè ha deciso di pagare i coltivatori di cacao affinché mandino i loro figli a scuola.

Nestlè pagherà i coltivatori di cacao per mandare i figli a scuola

Nestlè comincerà a pagare i coltivatori di cacao che mandano i loro figli a scuola invece di farli coltivare. Si tratta di una mossa messa in campo dal colosso svizzero per assicurarsi che le fave di cacao utilizzate nella sua produzione non provengano da lavoro minorile o da piantagioni di cacao illegali nelle foreste protette.

Nestlè ha fatto sapere di voler triplicare la sua attuale spesa annua per il cacao sostenibile, investendo qualcosa come 1,4 miliardi di dollari entro il 2030. “Solo affrontando le cause profonde, avremo un impatto”, ha detto a Reuters Magdi Batato, capo delle operazioni di Nestlé.

Un recente sondaggio dell’Università di Chicago, infatti, ha rilevato che tra i bambini delle famiglie agricole della Costa d’Avorio e delle aree di coltivazione del cacao in Ghana, il 45% era impegnato nel lavoro minorile.

cacao fave

Per beneficiare dei pagamenti di Nestlè, gli agricoltori devono mandare i propri figli a scuola, potare alberi di cacao, piantare alberi da ombra e diversificare il proprio reddito con altre colture o bestiame. Per verificare che i bambini stiano davvero frequentando la scuola e che gli agricoltori seguano le regole, IDH, The Sustainable Trade Initiative, monitorerà il programma con altre terze parti.

Ovviamente i bambini che aiutano casualmente nelle fattorie familiari al di fuori dell’orario scolastico non rientrano nella definizione di “lavoro minorile” secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro.

Nestlé ha affermato che il 51% del cacao utilizzato nel 2021 è stato acquistato direttamente ed è tracciabile, rispetto al 46% nel 2020. Entro il 2025, Nestlè vuole raggiungere la percentuale del 100%. Nell’ambito del nuovo programma, gli agricoltori riceveranno pagamenti diretti e in contanti tramite trasferimento mobile fino a 500 franchi (543 dollari) all’anno, che secondo Batato rappresentano il 20-25% del reddito medio annuo di un agricoltore. L’incentivo sarà quindi livellato a 250 franchi dopo due anni e progressivamente esteso a tutti i 160.000 coltivatori di cacao di Nestlé entro il 2030.