Non inizia benissimo questo 2024 per la Nestlé. L’azienda, infatti, è stata multata dall’autorità Antitrust della Turchia in quanto avrebbe violato le norme nazionali sulla concorrenza. In realtà pare che l’Antitrust turco abbia indagato anche su altre aziende del settore alimentare sia internazionali che locali, finendo con il sanzionare la Nestlé, ma graziando, invece, la Danone che non subirà alcuna multa.
Perché Nestlé ha fatto arrabbiare l’Antitrust turca?
Secondo i risultati dell’indagine pubblicata nei giorni scorsi sul sito web di Rekabet Kurumu, l’ente di vigilanza della concorrenza nel paese, ecco che Nestlé avrebbe violato l’articolo 4 della legislazione, quello che vieta qualsiasi decisione che possa “probabilmente influenza la prevenzione, la distorsione o la restrizione della concorrenza, direttamente o indirettamente, in un particolare mercato di beni o servizi”.
Ok, ma come ha fatto Nestlé a violare la legge turca sulla protezione della concorrenza? A spiegarlo è sempre l’ente regolatore, il quale ha specificato come Nestlé abbia violato tale legge “determinando i prezzi di rivendita dei suoi distributori e imponendo restrizioni regionali relative ai clienti e ai suoi distributori”.
Così adesso Nestlé rischia una multa di 260 milioni di TI, pari a circa 8,7 milioni di dollari. E mentre per il 6 gennaio era prevista l’udienza di difesa di Nestlé, ecco che l’azienda, tramite una dichiarazione stampa inviata a Just Food, ha affermato di essere a conoscenza della decisione dell’autorità turca garante della concorrenza e che pertanto avrebbero esaminato il rapporto dettagliato una volta che fosse stato reso disponibile, difendendo così le sue azioni.
A essere sotto inchiesta non era solamente Nestlé, ma anche Danone e altre quattro aziende alimentari turche, tutte accusate di presunta violazione delle leggi sulla concorrenza con specifico riferimento alla condivisione di informazioni sui prezzi.
Solo che alla fine è stato accertato che Danone non aveva violato alcuna normativa nazionale, mentre sia Nestlé che le altre aziende turche avevano violato tali leggi. In praticolareEti Gida, produttore turco di dolci e snack salati, è stato multato per un totale di 36 milioni di TI, mentre Horizon Fast Consumption, azienda produttrice di beni di consumo, ha ricevuto una sanzione di 55 milioni di TI.
Multati poi anche Aksaray Unlu Mamulleri, proprietario del marchio di tortilla Undat, per un importo di 2,9 milioni di TI e il produttore di miele turco Binboga Bal, con multa di 3 milioni di TI. Diciamo che l’Antitrust turco ha avuto il suo bel d’affare in questi ultimi giorni, distribuendo multe a destra e manca.