Nestlè ha annunciato il suo ingresso nel mondo della carne coltivata, che avverrà lavorando al fianco dell’azienda israeliana Future Meat, uno dei pionieri del settore. Il colosso dell’alimentare ha parlato di “esplorazione” in quello che è il principale business del futuro: la carne “cruelty free” ottenuta da cellule prelevate da un animale vivo e sviluppate in laboratorio fino a ottenere tessuti e muscoli di vario genere. L’annuncio arriva poche settimane dopo che Future Meat ha iniziato a costruire il suo nuovo stabilimento industriale in grado di sfornare fino a 5.000 hamburger a base di cellule al giorno.
La decisione di Nestlé di entrare nello spazio della carne coltivata fa parte della sua strategia di ingresso nel mercato delle proteine alternative: non c’è solo la carne coltivata infatti, ma il settore ben più avanzato degli hamburger e dei simil-latticini a base vegetale. Negli ultimi anni, la multinazionale ha drasticamente aumentato le sue offerte vegane e vegetariane. L’ultima mossa è stata il lancio di una nuova linea di “latte” a base di piselli, Wunda. Nestlé ha anche ampliato la sua gamma di carni vegane Sweet Earth.
“Abbiamo investito nella nostra competenza proteica e nello sviluppo di tecnologie proprietarie per alternative alla carne a base vegetale”, ha affermato Reinhard Behringer. Behringer guida il ramo di scienze dei materiali di Nestlé Research.”Per completare questi sforzi, stiamo anche esplorando tecnologie che potrebbero portare a alternative rispettose degli animali che siano nutrienti, sostenibili e vicine alla carne in termini di gusto, sapore e consistenza. Siamo entusiasti di studiare il loro potenziale”.
Nestlé dichiara che la sua spinta alle proteine alternative è una risposta alla crescente domanda dei consumatori di prodotti più nutrienti e sostenibili. “Le persone stanno riducendo o eliminando sempre più i prodotti animali dalla loro dieta per molte ragioni, tra cui il benessere degli animali, la salute, nonché le preoccupazioni ambientali“, ha affermato la società.
Recenti ricerche stimano che ben il 42% di tutti i consumatori globali ora si considerano “flexitariani“. Cioè, le persone che consumano ancora carne e latticini, ma stanno attivamente riducendo la loro assunzione. Un altro studio ha scoperto che gli acquirenti ritengono che le proteine cellulari rappresenteranno il 40% del loro futuro consumo di carne man mano che la tecnologia avanza. Nestlè, che è una delle più grandi aziende di food al mondo, se non la più grande, entra così in un settore che finora era stato appannaggio di startup e ricercatori visionari un po’ folli. C’è da scommettere che molte società le andranno dietro.
[Fonte: Greenqueen]