Nel centro di Bologna apriranno 16 nuovi progetti a tema food (e c’è anche uno chef stellato)

La Giunta di Bologna ha approvato sedici nuovi progetti - e nove nuove aperture - a tema food per il centro storico cittadino.

Nel centro di Bologna apriranno 16 nuovi progetti a tema food (e c’è anche uno chef stellato)

Novità e rinnovamenti all’orizzonte per il centro storico di Bologna: la Giunta comunale ha di fatto concesso il semaforo verde a sedici progetti speciali dedicate al settore del food & beverage, tutte inserite nel contesto della normativa Unesco che vincola il capoluogo emiliano all’insediamento di nuove attività alimentari. È bene notare, a tal proposito, che le nuove attività in questione apriranno in deroga, una possibilità riservata al caso di progetti speciali compatibili con il rispetto e la valorizzazione “delle aree di pregio e della bellezza urbana”.

Stando a quanto lasciato trapelare le proposte pervenute alle autorità cittadine sono state in tutto ventitré, valutate da una commissione che si è occupata di tenere conto “dello stato e della vocazione dei siti proposti”, nonché della “diversificazione dell’offerta commerciale in relazione al contesto, alle innovazioni su target, servizi, orari, fasce d’età e tradizioni territoriali”.

La lista di tutte le novità nel centro storico di Bologna

ristorazione

In questo contesto i criteri di base sottostanti alle nuove aperture nel centro storico di Bologna sono stati tre – la responsabilità sociali delle singole imprese, la cura e l’impatto sul territorio, l’innalzamento della qualità nonché la definizione puntuale della progettazione. Sedici complessivamente, come accennato in apertura di articolo, i progetti approvati; di cui nove nuove aperture e sette iniziative tese a modificare attività già esistenti.

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Il Comune ha sottolineato in una nota che tali progetti “sono stati valutati anche complessivamente rispetto ad un mercato che non ha visto innesti nel 2022 e che non ne vedrà fino al 2024”, e che avranno sei mesi di tempo per iniziare l’attività in caso non abbiano bisogno di lavori di ristrutturazione.

Di queste nove nuove aperture una in particolare spicca all’occhio – quella nella Galleria Acquaderni che, oltre a uno spazio di co-working condiviso aperto a lavoratori e studenti e mostre e incontri di stampo culturale, vedrà l’apertura di un ristorante guidato da uno chef stellato (anche se, al momento, la sua identità rimane avvolta nel mistero).

Il resto dei progetti riguarderà il Teatro Romano, punta a rendere visibile gratuitamente il sito archeologico rappresentato dalle Vestigia Romane; Fabbri 1905, storica azienda di Bologna; Terre Audaci, che sorge in aree confiscate alle mafie e si staglia come cuore di un più ampio impegno volto a contrastare la criminalità organizzate; Ceneri, forno di quartiere all’interno di un edificio dichiarato di interesse culturale; la Bottiglieria del Borgo, un’enoteca e libreria tematica sul mondo dei vini e sulla produzione enogastronomica; Il forno e la sfoglia di un chicco, punto vendita di pasta fresca bolognese e di dolci e panificati tipici del territorio; Casa Caseus, specializzato nei formaggi; e un nuovo Starbucks in via d’Azeglio 34.