Per gli amici dall’altra parte dell’Oceano Atlantico il binomio “estate e calide di rosé” non è più indissolubile come lo stereotipo (sempre colpevole) vorrebbe farci credere. Secondo i più recenti rapporti condivisi da Liz Paquette, responsabile delle analisi dei consumatori presso Drizly, il più grande mercato online di vino, birra, liquori e liquori analcolici degli Stati Uniti, ci sono due nuove etichette italiane a farla da padrone nell’estate a stelle e strisce – la Barbera e il Lambrusco.
Ma come, due rossi – tra cui che, al di là della sua famosa e apprezzabile versatilità, è in grado di giungere anche a un corpo relativamente importante – sotto il caldo dell’estate? Nulla di strano, a dire il vero, tant’è che si tratta di un trend ormai consolidato. I dati in questione indicano che dal 2020 a oggi si è verificato un netto aumento delle vendite di Lambrusco e Gamay tra i mesi di maggio e agosto, mentre la Barbera ha registrato una crescita del 16% rispetto al 2022 – il tutto accompagnato da una diminuzione delle vendite di rosé di quasi il 10%.
Cambiano i gusti nell’estate a stelle e strisce: è l’era del Lambrusco e della Barbera
“La Barbera tende ad essere un vino vivace, con un’acidità decisa che ravviva note fruttate” spiega Brian Freedman, collaboratore di Food & Wine. Scendendo più nei particolari, la Barbera che più in assoluto sembra avere conquistato il cuore dei nostri amici a stelle e strisce è la Barbera d’Asti “Tre Vigne” prodotta da Vietti, iconico marchio piemontese: rispetto all’altrettanto nota Barbera d’Alba, la declinazione astigiana tende a conservare un corpo più leggera, rendendola una scelta tendenzialmente più azzeccata per affrontare il rovente arco estivo.
Il discorso è più o meno analogo per quanto concerne il Gamay e soprattutto il Lambrusco – produzioni che spiccano per un carattere rispettivamente fresco e fruttato, vittoriose nell’impresa di spodestare il rosé (un vino che tradizionalmente tende a dominare le classifiche degli Stati Uniti) come vini di tendenza per il periodo estivo.
Chiaro, per quanto i dati possano parlare chiaro – e ricordiamo che, a onore del vero, abbiamo preso in considerazione i rapporti di uno dei siti tra i leader di vendita online di vino -, potrebbe ancora essere presto per azzardarsi a ipotizzare che gli Stati Uniti abbiano “dimenticato” il loro amato rosé in favore di Barbera, Gamay e Lambrusco. In ogni caso, pare che il titolo di “principe dell’estate” sia ormai vacante: chi l’ha detto che la tendenza degli ultimi anni non possa consolidarsi in una nuova era di popolarità?