In questo Natale 2022 gli inglesi dovranno fare i conti con i danni provocati dall’influenza aviaria: il tacchino fresco potrebbe scarseggiare sulle tavole, cosa che costringerà i britannici a dover usare il tacchino congelato.
Il menu di Natale degli inglesi, già a rischio a causa della carenza di broccoli e cavoli per via della siccità, potrebbe vedere il tacchino fresco sostituito da quello congelato. Il fatto che la Gran bretagna sta vivendo la peggior epidemia di influenza aviaria di sempre, costringendo gli allevatori ad abbattere gli animali prima del solito, salvo poi congelarli per poterli vendere a dicembre in vista delle festività natalizie.
Quest’anno gli allevatori inglesi hanno abbattuto 3,5 milioni di uccelli, quasi un terzo della produzione nazionale. Inoltre devono continuare a tenere i volatili in isolamento in modo da prevenire ulteriori focolai.
Vista la diffusione dell’epidemia e dei focolai, ecco che la carenza di tacchini a Natale sta diventando una possibilità sempre più concreta. Gli allevatori sono ora costretti a uccidere gli uccelli in anticipo per evitare loro di contrarre il virus H5N1, garantendo così le giuste scorte in vista del 25 dicembre. Ovviamente, questi tacchini congelati, devono essere debitamente etichettati in modo che i consumatori sappiano che stanno acquistando un prodotto congelato e non fresco.
Tuttavia, nonostante queste precauzioni, è possibile che le scorte di tacchini non bastino per tutti. E a rischio è anche il prossimo Natale: gli allevamenti colpiti da focolai devono rimanere vuoti per i prossimi 12 mesi, il che vuol dire che potrebbero non riuscire a produrre tacchini neanche per il prossimo anno.