Un’analisi realizzata da Coldiretti e Ixè ha svelato che il 93% degli italiani passerà questo Natale 2021 in casa, trascorrendo ben 2,9 ore in media in cucina per preparare il pranzo di Natale.
Nonostante un’altra ricerca abbia sottolineato come un italiano su cinque si affiderà al delivery per questo Natale (l’indagine di Coldiretti/Ixè parla di un 9% di italiani che non cucinerà, ma preferirà o ricorrere all’asporto o ai piatti pronti portati da parenti o amici), ecco che secondo Coldiretti il tempo di preparazione medio del pasto principale del Natale salirà a quota 2,9 ore.
L’indagine ha segnalato anche un aumento del 38% della spesa per il cibo rispetto al 2020, per una media di 113 euro a famiglia (dati che sono in contrasto però con quelli rivelati qualche giorno fa dal Centro studi di Confcooperative: qui si parlava del 20% in meno di spesa degli italiani per il cenone, anche se è vero che uno pala di pranzo di Natale e uno di cenone).
Se è vero, poi, che la maggior parte degli italiani passerà il Natale a casa, complice anche il dilagare della variante Omicron, ecco che 3,5 milioni di italiani potranno recarsi in ristoranti, pizzerie e agriturismi purché dotati di super green pass. Questo dato è comunque la metà rispetto a quello del 2019, prima della pandemia.
Questi sono, invece, i prodotti che saranno maggiormente presenti sulle tavole degli italiani:
- spumante: 84%
- panettone: 77%
- pandoro: 69%
- dolci fatti in casa: 47%
Andando a vedere quali siano le specialità enogastronomiche regionali, le più gettonate saranno:
- Abruzzo: lu rintrocilio
- Basilicata: u piccilatiedd
- Calabria: quazunielli
- Campania: insalata di rinforzo
- Emilia-Romagna: panone di Natale
- Friuli Venezia-Giulia: brovada e muset con plenta
- Lazio: pangiallo
- Liguria: pandolce
- Marche: pizza de Natà
- Molise: pizza di Franz
- Puglia: carteddate
- Sardegna: pabassinas con sa sapa
- Sicilia: buccellati
- Toscana: brodo di cappone in tazza
- Trentino: canederli
- Umbria: panpepato
- Valle d’Aosta: carbonata con polenta