Pippi Mellone, sindaco di Nardò, in provincia di Lecce, in pieno Salento (dove migliaia di ulivi sono stati distrutti da incendi multipli), ha firmato una singolare ordinanza: vietato lavorare nei campi fra le ore 12.30 e le ore 16. Il motivo? Fa troppo caldo e i braccianti sono a rischio.
Il sindaco teme per la sicurezza dei lavoratori agricoli e, per evitare danni alla salute, ha provveduto a replicare un provvedimento già adottato gli anni passati. Questa ordinanza è relativa ai lavoratori esposti al sole e che fanno attività fisica intensa. Inoltre è valevole per i giorni ad alto rischio, quelli con bollino rosso.
La prima ordinanza di questo tipo era stata emessa nel 2016 a seguito della morte a luglio 2015 di un bracciante extracomunitario, deceduto per il troppo caldo mentre era al lavoro nei campi. Per tale motivo si era deciso di realizzare un provvedimento per tutelare la salute e la vita di chi era maggiormente esposto al caldo, soprattutto nelle ore centrali del giorno, quelle con temperature maggiori.
Questa ordinanza copre solamente le tre ore e mezza centali della giornata, quelle più calde, ma non riduce le attività produttive delle aziende o dei lavoratori grazie al fatto che, durante i mesi estivi, c’è un maggior numero di ore di luce.
Chi violerà tale ordinanza, attiva fino al 31 agosto, verrà multato con una sanzione di 500 euro.