Tragedia al Cafè Max, bar a pochi passi dalla Galleria Umberto, nel pieno cuore di Napoli: il titolare ha deciso di togliersi la vita all’interno del suo stesso locale al termine della giornata lavorativa. Gli agenti del corpo di Polizia locale, allertati dal ritrovamento del corpo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso per impiccagione.
Un gesto estremo che, stando a quanto riportato da alcuni fonti vicine alla famiglie, non è stato generato da difficoltà economiche; e la stessa moglie del defunto ha spiegato che non avrebbe mai immaginato un qualcosa del genere. I colleghi di Napoli Today hanno riportato che un dipendente del bar avrebbe riferito che il titolare avrebbe deciso di chiudere il locale alle ore 18, ben prima del consueto orario di chiusura, e che quando gli è stata chiesta la motivazione avrebbe semplicemente risposto “Non ho voglia”.
I clienti abituali e gli amici del 54enne si sono riuniti fuori dal bar dopo aver appreso la drammatica notizia, e molti altri hanno invece esposto messaggi di cordoglio sui social network. “Nel 2022 si muore ancora così, per debiti” ha invece dichiarato Severino Nappi, consigliere regionale eletto con la Lega (anche se, come abbiamo accennato, le persone più vicine alla famiglia hanno dichiarato che non ci fosse alcun problema di tipo economico). “Troppe tasse, troppe spese, troppi costi. Troppo tutto. E allora, anche quando pensi di avere le spalle larghe e sei abituato a lavorare fin da quando eri un bambino, puoi decidere di mollare tutto, perché non ce la fai più. Non dovrebbe più succedere qui, a Napoli, nel centro di Napoli, nella terza città d’Italia, nel pieno dell’Europa. Ma la crisi non conosce confini e non conosce pietà e rispetto”.