La vicenda si complica. Qualche giorno fa erano stati segnalati dei casi di intossicazione alimentare a Napoli causati, probabilmente, da della mandragora mescolata accidentalmente con degli spinaci (tanto che, a titolo precauzionale, c’è stato anche il ritiro di un lotto degli Spinaci Il Gigante per questo motivo). Ecco, adesso però l’IZS che si sta occupando delle analisi sostiene che forse non è colpa della mandragora, bensì dello stramonio.
Lo so, sembra di stare nella serra di Erbologia, magari Madama Sprite potrebbe darci una mano per dipanare questa intricata matassa. Quello che è certo è che l’avvelenamento che ha colpito otto persone nell’area felgrea è di origine vegetale. Ok, almeno un punto fermo lo abbiamo. Solo che Gennaro Limone, direttore dell’Istituo Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, durante la commissione Agricoltura, ha rivelato che la responsabile di questa intossicazione non è stata la mandragora, bensì lo stramonio, noto come Erba del Diavolo.
Il fatto è che il primo intossicato aveva spiegato ai medici di aver mangiato una frittata con gli spinaci. Visto che i sintomi manifestati erano uguali a quelli dell’ingestione della mandragora, ecco che questa pianta è stata subito accusata dell’intossicazione. Solo che nelle 152 casse di vegetali che sono state immediatamente sequestrate al Centro agroalimentare di Volla (Napoli), non sono state trovate tracce di mandragora (al che mi viene da chiedermi perché allora sia stato, in via precauzionale, ritirato un lotto degli Spinaci Il Gigante a causa della mandragora).
Nel frattempo le analisi andavano avanti presso l’IZS. Limone ha rivelato che le verdure contaminate arrivavano da Avezzano, da una partita di spinaci proveniente da una coltura a campo aperto. Così ecco che, in corso della commissione Agricoltura, è saltato fuori che gli spinaci erano contaminati da stramonio e non dalla mandragora. Per questo motivo Francesco Emilio Borrelli, presidente della commissione, ha ammesso che sarebbe utile che l’IZS pubblichi sul proprio sito le immagini di questi vegetali velenosi, in modo da evitare ulteriori incidente del genere.
Al momento l’ospedale Niguarda aveva fornito delle indicazioni in merito all’intossicazione da mandragora, ma chissà che non arrivino anche quelle per l’intossicazione da stramonio?