“Vi aspetto entro lunedì, dopo di che pubblico il video”: a parlare – anzi, a scrivere sui social – è il proprietario di un pub del Vomero, a Napoli, caduto nell’orribile quanto frequente trappola di un gruppo di clienti scappati per non pagare il conto.
E, per quanto sia deprecabile un gesto del genere (e faccia ridere solo nei film come I Laureati di Pieraccioni), capite da soli quanto sia inquietante la frase con cui abbiamo iniziato questa notizia. Ma facciamo un passo indietro.
Come racconta sui social lo stesso proprietario, un gruppo di ragazzi dopo aver cenato nel suo pub si è alzato ed è scappato cena pagare il conto. Solo che i delinquenti non avevano messo in conto la presenza di telecamere di sorveglianza, oltre al fatto che – a quanto dice il proprietario – erano pure stati riconosciuti da un cliente di un tavolo vicino.
Quindi, la minaccia: tornate a darmi i soldi, oppure butto le vostre facce di ladruncoli in pasto ai social. Il messaggio è stato così convincente che – come racconta di nuovo lo stesso proprietario – i ragazzi sono tornati lasciando una busta con i soldi dovuti al locale. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. E no, invece. Perché questo sistema – piuttosto usuale, ahinoi, di usare le minacce via social per farsi la (dovuta) giustizia, ci spaventa alquanto. Se c’è un video, va dato alle autorità, che faranno il loro dovere. Non è così difficile da capire, che a un torto non si risponde con mezzi privati.