Lockdown o non lockdown, zone rosse, arancioni o gialle, c’è chi vuole comunque festeggiare, in barba al Coronavirus, come le 150 persone pizzicate in un bar di Napoli, che è stato poi chiuso dalle autorità per trenta giorni.
Palese infatti la violazione delle norme per contrastare la diffusione del Covid-19, con assembramenti e mancato rispetto delle direttive sul coprifuoco. Perciò il questore di Napoli, su proposta del commissariato Vicaria-Mercato, ha disposto la sanzione per un bar di via Michele Morelli. Proprio lì, il primo novembre scorso, la polizia aveva scoperto una festa di Halloween clandestina, con circa centocinquanta persone all’interno del locale, in una situazione di palese assembramento e in più senza alcun utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ormai obbligatori, le mascherine.
In più, una volta entrata nel locale per accertare la situazione, la polizia era stata aggredita e gli agenti erano stati presi a calci e pugni e colpiti da lanci di bottiglie e altri oggetti. In quella situazione le autorità intervenute erano difficoltosamente riuscite a riportare l’ordine ma per il gestore del bar di Napoli i guai erano tutt’altro che finiti.
Arriva infatti, seppur a distanza di un mese, la sanzione decisa dal tribunale per il totale disinteresse nei confronti delle norme vigenti: trenta giorni di sospensione dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
[Fonte: Il Mattino]