Victor Osimhen è tra i protagonisti assoluti della stagione del Napoli: la squadra partenopea sembra ormai destinata a conquistare il suo terzo scudetto complessivo (ci perdoneranno i nostri lettori napoletani, che già vi vediamo accorrere a toccare ferro: ammetterete, tuttavia, che la classifica parla decisamente a vostro favore) grazie soprattutto ai numerosi gol del bomber di origini nigeriane, che si è inserito di pieno diritto tra le fila degli attaccanti più prolifici nel contesto europeo. Giocare per il Napoli, tuttavia, non è come farlo per una squadra qualunque: in un certo senso è un po’ come vestire la maglia di una nazionale, e il popolo partenopeo sta facendo di tutto per far sentire il proprio sostegno ai loro campioni. Immaginiamo che zeppola, caffè e torta ispirate al numero 9 siano nate anche così, d’altronde.
Torta, zeppola, caffè Osimhen
In origine fu la torta. Cioccolato fondente, “riccioli” al latte per emulare l’iconica capigliatura dell’attaccante, immancabile mascherina protettiva fatta con tanto di nome e numero di maglia: si tratta di una creazione della pasticceria Fresco Forno di Chiaiano, il primo di una lunga serie di omaggi al bomber partenopeo. I tratti distintivi sono sempre gli stessi – mascherina da supereroe e una massa bionda di ricciolini.
“Stiamo avendo tante telefonate grazie a questa torta” ha raccontato il titolare del locale, Salvatore Mellone, durante una breve intervista a Radio Marte. ” L’idea è nata da un lavoro mio e di mio fratello. È una mousse al cioccolato fondente con caramello salato e gocce di cioccolato. La mascherina è fatta di ostia. I capelli sono fatti interamente di cioccolato. Oggi ne abbiamo vendute tantissime, non eravamo preparati a questo successo. Siamo tifosissimi del Napoli”.
Poi ecco arrivare l‘uovo di Pasqua di Theobroma Cioccolateria, laboratorio artigianale di Sant’Anastasia; il caffè, ideato dal Bar Alba di Casoria, e la zeppola già apparsa al Nocera Cafè di Casagiove, nel Casertano; al Bar Franco di Napoli in corso Vittorio Emanuele e via Botticelli e nella pasticceria Scaturchio della Pignasecca.
Come accennato, cambiano gli ingredienti e la declinazione ma il soggetto è sempre lo stesso, con tanto di capelli biondi e mascherina protettiva. Il buon Osimhen, nel frattempo, pare gradire molto; anche se dobbiamo immaginare che il suo allenatore lo stia costringendo a rinunciare alla prova dell’assaggio per preservare la sua forma.
A proposito di calcio e cioccolato – appena una settimana fa il portiere svizzero del Bayern Monaco, Yann Sommer, ha fatto consegnare un carico di 700 chilogrammi di cioccolato a una mensa dei poveri.