Solidarietà e Coronavirus: a Napoli un benefattore misterioso ha donato 1 tonnellata di banane ai bisognosi. Le banane, pronte per essere distribuite, sono arrivate alla palestra di Gianni Maddaloni, maestro judoka. Una storia che potrebbe diventare tranquillamente la trama di un film.
Tutto comincia con una telefonata a Maddaloni: dall’altra parte della cornetta c’è il padre di un bambino autistico di Afragola. Quando è esplosa la pandemia da Covid-19, questo padre ha deciso di fare volontariato e ha cominciato a distribuire alimenti fra Afragola e Cardito. Così facendo l’uomo ha conosciuto i sindaci Claudio Grillo e Giuseppe Cirillo.
Proprio qualche giorno fa, il sindaco Cirillo gli ha spiegato dove andare a prendere delle banane da trasportare a Scampia. Qui il papà ha fatto la conoscenza con un misterioso signore che gli ha spiegato che la beneficenza non poteva essere apparenza, altrimenti diventava priva di sostanza. E nel farlo l’uomo del mistero indicava un quadro con Gesù, dicendogli di ringraziare lui.
Questo benefattore ha voluto restare anonimo e ha anche spiegato il perché. In questo momento molte persone in difficoltà si sentono inferiori, quasi in colpa e quindi chi ha la possibilità non deve ostentare. La sua attività è riuscita ad andare avanti nonostante il Coronavirus, ma molte altre si sono fermate: c’è gente senza lavoro e questo non è giusto.
Così il benefattore ha deciso di fare tutto il possibile per gli altri, anche in nome della madre che ormai non c’è più, ma che era sempre attenta alle necessità dei meno fortunati. Così l’imprenditore ha iniziato a donare fra Cardito e Afragola, arrivando così a incontrare questo papà.
A questo punto il papà in questione ha chiamato telefonicamente Gianni Mandaloni dicendogli che c’era un imprenditore di Cardito che aveva comprato una tonnellata di banane per i bisognosi e che voleva donarle alle famiglie di Scampia. Ma doveva essere rispettata un’unica condizione: il benefattore doveva rimanere anonimo. Ed ecco che i primi 100 kg di banane sono arrivate alla palestra: da qui, insieme all’associazione “Senza bavaglio”, le banane verranno distribuite a chi ne ha bisogno.
Inoltre pare che l’imprenditore voglia aiutare anche con cibo, salsa e pasta. L’obiettivo di Maddaloni ora è cambiato: vuole trasfomrare la palestra in una mensa per i poveri e in un banco alimentare.