Per le strade di Napoli il sentore della lotta alla mala movida imperversava già da qualche tempo: la proposta del sindaco del capoluogo campano, Gaetano Manfredi, era quella di implementare un orario di chiusura obbligatoria per i locali, ma era bloccata temporaneamente dal prefetto Claudio Palomba per accertamenti tecnici. Ora, però, è arrivato il via libera ufficiale.
Chiusura entro l’una di notte nei giorni feriali, dunque, o entro le due nei fine settimana; a partire dalle 23 niente musica per strada con percussioni o amplificatori e, dalle 24, stop anche alla musica emessa dai locali verso l’esterno. L’ordinanza entrerà in vigore da giovedì e vi resterà per quattro mesi, e riguarda anche limitazioni di orario per l’asporto di bevande e alimenti. Le sanzioni previste oscillano dai 25 ai 500 euro. Diamo un’occhiata nel dettaglio alle nuove misure introdotte:
- L’orario di chiusura degli esercizi in sede fissa e mobile di somministrazione di alimenti e bevande, di vicinato alimentare nonché di produzione artigianale di alimenti e dei chioschi alimentari su area pubblica cittadina, esclusi ristoranti e pizzerie relativamente al servizio ai tavoli, è stabilito:
- dalla domenica al giovedì alle ore 01:00 del giorno successivo, consentendo 30 minuti di tolleranza per il ricovero delle attrezzature e la pulizia degli spazi antistanti ed interni al locale stesso;
- il venerdì ed il sabato alle ore 02:00 del giorno successivo, consentendo 30 minuti di tolleranza per il ricovero delle attrezzature e la pulizia degli spazi antistanti ed interni al locale stesso;
- in tutte le circostanze non è consentita la riapertura delle attività prima delle ore 05:00 del mattino.
- Gli esercizi di vicinato di piccola, media e grande distribuzione non possono vendere bevande alcoliche da asporto dalle ore 24:00.
- È fatto divieto dalle ore 24:00 ad ogni esercizio pubblico e/o commerciale, anche ove in possesso di nulla osta acustico, di emettere musica e suoni all’esterno dei locali.
- È fatto divieto a chiunque di utilizzare su strada amplificatori e/o percussioni a partire dalle 23.
Importante notare che le regole non riguardano l’intera città, ma solamente le zone a più alto impatto per la movida, come il quartiere Vomero, Bagnoli, Chiaia/Posillipo, Centro Storico e Ferrovia. Non mancano, ovviamente, le polemiche: il leader dell’opposizione di centrodestra, Catello Maresca, ha definito Napoli come “una città completamente fuori controllo”, e sostiene che l’aver ricorso a un’ordinanza di questo tipo certifica “il fallimento della politica”.