Chiunque sia stato uno studente fuori sede lo sa: fare la spesa può essere difficile, quando hai poche risorse. E comunque, la dispensa di mamma e papà è meglio di un supermercato, fosse anche perché ti puoi portare nella tua stanzetta da fuori sede un pezzettino di casa. Sarà così che nasce il “pacco da giù“, una tradizione tutta italiana che consiste, sostanzialmente, nel mandare ai figli e alle figlie che studiano lontano (pure quando sono molto più che cresciuti) una scatola di prodotti alimentari, quasi fosse un kit di sopravvivenza. C’è chi ci mette i taralli, chi l’olio, chi la pasta, chi le conserve e i sughi fatti in casa. Ma la verità è che nel pacco da giù ci si può trovare di tutto, dal centrino fatto a mano dalla nonna alla bottiglia di detersivo, dalle mollette per stendere al cibo per gatti, tutto sta alla fantasia delle mamme che li mandano. Però, quel che è sicuro, è che più o meno ogni studente fuori sede ha usato volentieri un pacco da giù, o qualcosa di simile. Fino a oggi. Perché Mutti ha appena lanciato un’opzione che rende tutto più facile e pratico, il giubbotto-dispensa che sostituisce il pacco da giù.
Il giubbotto Mutti
Abbiamo dovuto chiedere conferma sul fatto che fosse vero, questo meraviglioso giubbotto di cui vorremmo immediatamente un esemplare nel nostro armadio (o almeno, l’avremmo voluto quando eravamo studenti). Un capo che ci ha fatto davvero sorridere, al punto da pensare che fosse uno scherzo. Invece no, è tutto vero. Quelli di Mutti si sono davvero inventati un giubbotto da viaggio pensato per poter contenere fino a diciannove prodotti diversi. Tipo che non hai più bisogno del pacco da giù, se il pacco da giù diventi tu.
Le tasche – racconta il comunicato stampa – possono contenere dieci tubetti di concentrato, quattro barattoli di polpa, una passata e quattro lattine di pomodori pelati: insomma, il condimento per la pasta per un po’ è risolto.
Il giubbotto non si compra, ma si vince online con un contest dedicato e in un corner dedicato dell’Aeroporto internazionale di Napoli-Capodichino. E immaginiamo che siano tanti gli studenti fuori sede pronti ad accaparrarselo.