Ieri, 20 giugno, il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana, dal Palazzo della Borsa di Milano, ha illustrato lo studio Snimez sull’impatto socio-economico della sua DOP. Quanto può valere una Denominazione d’origine protetta?
Numeri alla mano, le 94 aziende iscritte al Consorzio possono dirsi soddisfatte:
- caseifici e allevamenti hanno fatturato lo scorso anno 577 milioni di euro;
- il giro d’affari generato all’interno dell’indotto vale 1,2 milioni di euro;
- a filiera dà lavoro 11 mila persone circa (ovvero l’1,5% degli occupati tra Caserta e Salerno, le aree coinvolte nella produzione della Dop);
- la Mozzarella di Bufala campana incide dell’1,4% sul Pil totale delle due provincie, per un valore di 1,2 miliardi di euro, contando il fatturato del consumo più l’indotto.
Una forte rilevanza per la crescita di tutto il territorio, dunque, che porta le imprese coinvolte a un alto volume di fatturato rispetto ad altre aziende del Sud.
Dallo Studio Svimez, il primo nel Mezzogiorno ad analizzare il valore di un prodotto a denominazione di origine, emerge che per ogni euro di prodotto fatturato dal Consorzio se ne attivano 2,1 euro nel sistema economico locale.
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