Levatevi dalla testa di andare all’hotel Excelsior in questi che sono i giorni della Mostra del Cinema, al Lido di Venezia, e di starvene beatamente seduti in terrazza sperando di incrociare qualche celebrity senza consumare –e fin qui nulla da obiettare– oppure al modico prezzo di un caffè e un’acqua minerale come si poteva fare l’anno scorso.
Per un cappuccino o un ancora più morigerato bicchiere d’acqua, la policy dell’hotel, varata in occasione del Festival e applicata agli esterni interessati a sedersi nella parte della terrazza che dà direttamente sulla spiaggia, prevede una consumazione minima.
Che per essere minima, non è poi così irrilevante, anzi, forse è una delle consumazioni minime più elevate mai richieste da un locale pubblico, vale a dire 200 euro.
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Lo rende noto un cartello in bella vista sulla terrazza dell’hotel che, non importa quanto sia contenuta il consumo, richiede una specie di ticket per accedere all’ombelico del Festival, quel luogo dove dal 1932, anno della prima edizione, verso l’ora di pranzo “succede tutto”, scrive il Corriere Venezia.
Un vero bengodi per i cacciatori d’autografi fin dai tempi di Brigitte Bardot, Vittorio Gassman e Paul Newman.
E fa niente se oggi, al netto di qualche attore, regista o membro della giuria, come Guillermo del Toro, le personalità che s’incontrano più spesso “in terrazza” sono politici di seconda fila, come Daniela Santanchè, oltre alla nutrita schiera di influencer, youtuber e curiosi che sperano di intercettare i divi mentre si rilassano ai tavolini della terrazza.
La tariffa minima, in fondo, è il prezzo per sentirsi parte del grande spettacolo. Prezzo salato, come quasi tutto a Venezia.
[Crediti | Corriere Venezia]