Roberto Bonetti, fondatore dell’azienda Witor’s e per estensione padre dell’iconico Boero, è mancato all’età di 94 anni. Posò il primo mattoncino dell’insegna cremonese nell’ormai lontano 1959 aprendo un piccolo laboratorio, a cui nel 1973 fece eventualmente seguito lo spostamento a Corte dè Frati, nel territorio della provincia, dove tuttora si trova la sede aziendale. In molti l’hanno ricordato con un messaggio tra i social: tra i tanti spicca anche e soprattutto la lunga dedica del nipote, Lorenzo Biagiarelli.
Le parole del nipote
Il ritratto che emerge dalle parole di Biagiarelli è quello di un uomo dagli appetiti sobri e dalla fantasia ambiziosa, concreto nelle idee ed entusiasta nell’attitudine al lavoro. “Ho conosciuto mio zio quando non era più goloso, e chissà poi se lo è mai stato” si legge nel lungo post pubblicato sui canali social dal cuoco e scrittore. “Mangiava come un uccellino, riempiva il piatto a tutti ma a sé molto meno, benché il pranzo del 25 fosse l’unico strappo alla regola“.
All’appello non mancano, naturalmente, gli aneddoti più personali – “Una volta venne a sentirmi suonare, gli riempii un po’ troppe volte il bicchiere, quella sera ridemmo come i matti, dopodiché non bevve più”; o ancora “Una volta pioveva e mi passò a prendere, nel baule aveva qualche decina di ombrelli, c’era da andarli a vendere davanti al cimitero” -; ma brillano soprattutto, forse per commozione dell’autore, i passaggi che raccontano dei suoi valori, prima ancora che delle sue azioni.
“Capii che mio zio non era appassionato di denaro, ma era appassionato di lavoro, gli brillavano gli occhi, potevi vederci la vita scorrere dentro” scrive ancora Biagiarelli. “La verità è che so poco di mio zio e quel poco che so è sfumato come una leggenda, avrei voluto vederlo tirare il suo carretto della biancheria da ambulante, insieme a mia nonna, appena dopo la guerra, poco più che bambini”. Rimane, però, una certezza: “Ma almeno, così, posso continuare a immaginare la sua vita come l’avventura incredibile di un uomo straordinario. Lo fu”.