L’appuntamento con la Rossa è ormai ben delineato all’orizzonte – mancano poco più di un paio di settimane a quel fatidico 14 novembre, data in cui il firmamento dello Stivale si arricchirà (dita incrociate, insomma) delle sue nuove Stelle. La location, i nostri lettori più attenti lo sapranno bene, sarà ancora la Franciacorta, forte dello storico accordo stabilito nell’ottobre del 2021 che le avrebbe assicurato la presentazioni delle prossime tre edizioni – accordo ormai giunto alla sua naturale conclusione, ovviamente. Pare naturale che ci sia fermento, dunque, per stabilire dove si terranno le prossime presentazioni della Guida Michelin: chef Moreno Cedroni porta avanti il vessillo delle Marche.
Moreno Cedroni e la Guida Michelin: “Marche, facciamoci avanti”
A onore del vero è bene notare che l’intervento del due Stelle Michelin è da inserire nel più ampio contesto di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Madama e organizzata dal Presidente dell’Unione di Centro Antonio De Poli e da Confcommercio Marche. Moreno Cedroni, nella veste di presidente Fipe Marche, è stato chiamato a raccontare la cultura enogastronomica della regione e ha evidentemente colto la palla al balzo per azzardare una candidatura (al momento ancora informale) a ospitare la prossima presentazione della Guida Michelin.
D’altro canto, come accennato in apertura di articolo, quella prevista per il prossimo 14 novembre sarà l’ultima delle celebrazioni tra i vigneti pettinati della Franciacorta. Da qui la proposta di Moreno Cedroni: perché non portare la settantesima edizione della Rossa – quella del 2024, per l’appunto – nelle Marche?
Non si è parlato solo di Stelle e Guida Michelin, naturalmente; ma anche di flussi turistici e di futuro. Nel corso della conferenza stampa, ad esempio, la Confcommercio Marche sarebbe per di più riuscita a interessare il consigliere del ministro del Turismo (nonché ex consulente del governatore Acquaroli), Gianluca Caramanna, all’inserimento dei codici Ateco della ristorazione nel fondamentale elenco delle imprese turistiche.
Turismo e ristorazione: due settori che possono rafforzarsi a vicenda. “Il turista che sceglie le Marche” ha spiegato a tal proposito il presidente Confcommercio Marche, Giacomo Bramucci “è alla ricerca di esperienze di valore, autentiche, fugge dalla routine e si compone al 37,4% della generazione Y (28-41 anni) e al 33,7% dalla X (42-57 anni). Quindi l’identità delle Marche è il benessere associato alla qualità della vita e alla longevità, l’enogastronomia, la sicurezza, la pluralità di esperienze e lo Slow Life”.
La proposta di Moreno Cedroni, come accennato nelle righe precedenti, non è ancora da intendere come una candidatura ufficiale. Considerando contesto e protagonisti, tuttavia, non ci sorprenderebbe vedere le Marche riuscire ad aggiudicarsi la prossima (o le prossime?) edizione della Guida Michelin.