Anche lo chef Moreno Cedroni ha voluto dire la sua in merito al divieto di consumazione al banco: per lui si tratta di un attacco al modello italiano dei bar. Anzi, si è un provvedimento punitivo e ingiustificato per quanto riguarda il punto di vista sanitario.
Lo chef stellato (che a febbraio aveva annunciato che non avrebbe riaperto i battenti in quanto era inutile se non veniva concesso ai ristoranti di lavorare di sera), nonché presidente di FipeConfcommercio Marche Centrali, ha ribadito che la scienza sostiene che il rischio di contagio cresca con l’aumentare del tempo di contatto. Quindi vietare di consumare al banco non ha senso.
La stessa Confcommercio Marche ha sottolineato che la circolare del 24 aprile, quella tramite la quale il Ministero dell’Interno ha specificato che il DL Riaperture vieti ai bar la possibilità di somministrazione al banco, sia giuridicamente incomprensibile e non abbia alcun fondamento di sicurezza sanitaria.
Anzi: è un’interpretazione che nessuno si aspettava tenendo anche conto del fatto che il DL non esclude esplicitamente il consumo al banco, ma anzi ha solamente specificato quali saranno le modalità di consumo al tavolo (ricordiamo che fino al 31 maggio si può consumare solamente all’esterno).
Anche Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, si è unito alla richiesta del presidente Stoppani affinché il Mise intervenga urgentemente nella questione: il tema della salute pubblica non può essere scisso da quello della tenuta di un settore produttivo.