Che cos’è la dieta dei gruppi sanguigni, chiedete? Ottima domanda: si tratta di una trovata del naturopata Peter D’Adamo nata sul fine degli anni ’90 che si basa sul fatto che a ogni gruppo sanguigno corrispondano cibi più digeribili, il cui consumo porta a ridurre i rischi alla salute. Chiaro, spiegata così pare filare, peccato che non abbia alcuna validazione scientifica. I bidelli della scuola elementare di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, però, sembrano pensarla diversamente.
Come riporta la stampa locale, infatti, quattro collaboratori scolastici dell’istituto cittadino hanno aderito allo sciopero indetto dal Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia circa la necessità di introdurre “disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”. Il sindaco di Castelfranco Giovanni Gargano, però, non sembra averla presa troppo bene, tanto che ha parlato di “una motivazione da avanspettacolo”.
E il commento del Primo Cittadino è ben comprensibile se pensiamo che, a causa dello sciopero dei bidelli, la scuola elementare del paese ha dovuto chiudere i battenti, lasciando a casa circa 160 bambini. “Il rischio era quello di trovarmi 160 bambini dai 6 ai 10 anni alle 7.30 del mattino fuori dalla scuola” ha commentato la dirigente scolastica Vilma Baraccani “senza alcuna assistenza dei collaboratori scolastici assegnati che non avrei potuto rimpiazzare. Per questo la scuola è rimasta chiusa”. Ma poi quale dieta e dieta, non lo sanno che il piatto più salutare è la polenta concia?