Una proposta che si incentra sul mare ma che, allo stesso tempo, attinge a piene mani anche e soprattutto dal mondo vegetale: si presenta così, con questa identità che potremmo definire “duplice” ma comunque sinergica, il ristorante Tec del vincitore di Hell’s Kitchen Mirko Ronzoni.
Dedichiamo dunque qualche parola alle coordinate spazio temporali, dunque, prima di prendere più in esame proposta, carattere e cucina del ristorante: Tec ha festeggiato il taglio del nastro appena una manciata di giorni fa, il 12 di maggio, e sorge al numero 23 di viale Montenero, a Milano. L’orario di apertura segna dal martedì al sabato con il pranzo declinato secondo il formulato business lunch e à la carte e la cena disponibile à la carte.
Tec a Milano: tutti i dettagli sul ristorante di Mirko Ronzoni
Classe 1990 e radici bergamasche, Mirko Ronzoni è, come accennato in apertura di articolo, noto anche per avere trionfato a Hell’s Kitchen: “Penso che la mia cucina sia provocante, stilosa e creativa” aveva spiegato durante la sua presentazione alla corte di fuoco di Carlo Cracco. Parole decise, dunque, di uno chef pienamente fiducioso delle proprie capacità, che in Tec troverà lo spazio per esprimersi al meglio.
La creatura di Ronzoni si presenta come ambiente urban chic con mattoni e tubi a vista, progettato con l’idea di essere caldo e anche accogliente, e soprattutto forte di quaranta coperti più una manciata di posti al cosiddetto Chef’s Table. Due, come già anticipato, le formule proposte – una a pranzo e una a cena, per l’appunto -; affiancate però da un menu degustazione battezzato “In ricordo degli anni ’80” con piatti dell’epoca opportunamente rivisitati con un piglio più moderno. Il tutto, naturalmente, è accompagnato da una carta dei vini comprendente più di quattrocento etichette.
Il menu, dicevamo, prevede una proposta incentrata principalmente sul mare con l’aggiunta di piatti vegetali, che si caratterizza per la presenza di piatti iconici della tradizione italiana rivisitati dallo chef. Qualche esempio? Spaghetti con aglio fermentato, calamaretti spillo e whisky, ma anche cavatelli quintessenza di mare, mandorla e dragoncello e ancora triglia alla pizzaiola, salicornia, chips di riso latte di riso e pomodorini.
Ronzoni, com’è comprensibile, si è detto entusiasta della nuova avventura. “Il progetto Tec” ha spiegato “sarà incentrato su un modello fortemente attuale di ristorazione, che vuole ripartire dall’essenzialità del gusto e ritrovare la semplicità anche nei gesti, nell’accoglienza, nello stare insieme. Il ristorante sarà caratterizzato da un’atmosfera intima e soffusa, che mi permetterà di coccolare gli ospiti e di provocarli piacevolmente”.