Tragedia in quel di Milano: una ragazza di appena 20 anni che soffriva di allergia al latte è deceduta dopo ben dieci giorni di coma. La giovane, stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, avrebbe infatti mangiato un tiramisù dichiarato vegano ma che invece – questa l’ipotesi al momento vagliata dagli inquirenti – era di fatto contaminato con tracce di latte. La ragazza, come brevemente accennato, si trovava ricoverata al San Raffaele del capoluogo regionale da ormai una decina di giorni dopo aver accusato uno shock anafilattico.
Dalla cena con il fidanzato all’incidente con il tiramisù
Al momento del malore la giovane si trovava in compagnia del suo fidanzato: la coppia aveva scelto un locale situato in corso Garibaldi, un ristorante specializzato in hamburger, a causa della sua cucina vegana – una rassicurazione che avrebbe permesso loro di cenare senza correre alcun rischio, vista l’allergia ai latticini della ragazza. E la cena, possiamo immaginare, è andata bene fino al momento del dolce: la giovane avrebbe a questo punto ordinato un “Tiramisun”, ossia un tiramisù del marchio Mascherpa che, come abbiamo accennato, era di fatto presentato al pubblico come vegano.
La ventenne ha accusato i primi malori dopo una manciata di istanti, ed è stato necessario l’intervento del personale medico: il sospetto è che il dolce contenesse tracce di latte, che hanno innescato una forte reazione allergica – con tanto di shock anafilattico – nella giovane ragazza.
Il prodotto è stato dunque ritirato dal ministero della Salute, nella giornata di ieri lunedì 6 febbraio, per il “rischio di presenza di allergeni” in modo da evitare altri casi di questo tipo, con consumatori ignari e con sensibilità allergiche simili a quelle della nostra protagonista che potrebbero acquistarlo e mangiarlo rischiando la propria vita. È bene notare, per di più, che sulla vicenda il pm Luca Gaglio ha di fatto aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo, disponendo anche l’autopsia sul corpo della ventenne.
Ventenne che, inoltre, era allergica anche all’uovo: un elemento di ulteriore gravità dal momento che, in seguito ad alcune analisi dell’Ats, sarebbero state individuate anche tracce di uovo nella maionese prodotta nel locale e poi utilizzata come condimento di un panino mangiato dalla ragazza. Rimane da chiarire, tuttavia, se il consumo di questo ingrediente abbia giocato un ruolo nella morte della giovane.
Stando a quanto lasciato trapelare alcuni esami qualitativi sul tiramisù e sulle proteine del latte presenti al suo interno sarebbero già state condotte: ora gli agenti del NAS si occuperanno delle analisi quantitative, e in seguito la Procura nominerà un esperto per una consulenza allergologica.