Milano sta diventando sempre più plastic free: sono ormai oltre 100 i locali che hanno aderito al bando lanciato dal Comune, insieme a Confcommercio e Legambiente.
Si tratta di locali di vario genere: gelaterie, bar, negozi di alimenti, osterie, ostelli, gastronomie e persino gli Orti di via Padova. Per plastic free si intendono diverse scelte, come ad esempio bottiglie di vetro al posto di quelle di plastica, ciotoline riutilizzabili, cannucce e tappi da asporto ammessi ma solamente se biodegradabili.
Mialno è quindi da prendere come esempio, non solo per etica ma anche come scelta e opportunità di marketing, dal momento che il pubblico e i clienti apprezzano sempre più questo tipo di scelta. Anche in altre zone d’Italia ci si sta dando da fare, soprattutto nelle spiagge come ad esempio il livornese.
Lino Stoppani, ceo di Epam – federazione dei pubblici esercizi milanesi – dichiara: “ogni giorno un pubblico esercizio produce quintali di plastica, a partire dagli imballaggi che vengono utilizzati per i prodotti dei fornitori. Per questo motivo, abbiamo deciso di sostenere questa campagna: ridurre le quantità di questo materiale inquinante permette di assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni. Senza contare che migliora l’ambiente adesso: vale la pena anche affrontare sia degli oneri maggiori per poter rispettare l’ambiente, sia qualche disagio, visto che per esempio usare bottiglie di vetro e non di plastica comporta, per il ristoratore, un maggiore ingombro in termini di spazio”.
Tornando a Milano, esiste una mappa sul sito www.plasticfree.milano.it, che non solo localizzata le attività ma spiega anche in che modo il locale sia anti plastica.
Fonte: milano.repubblica.it