Non è un momento facile, evidentemente, per la panificazione milanese, visto che il settore affronta due celebri chiusure: a chiudere le serrande a Milano sono infatti, più o meno in contemporanea, Forno Collettivo e Amor.
Il primo, che aveva aperto appena un annetto fa e che avevamo inserito tra i migliori panifici della città, era l’esperimento del duo composto da Davide Martelli e Alessandro Longhin, un panificio buono e giovane, con la simpatica idea di base di fare come i forni di paese di una volta, dove a gente portava il proprio pane e lo cuoceva. Ma, sebbene la novità avesse suscitato grandi entusiasmi, dopo la chiusura estiva il panificio di via Lecco 15 non ha più riaperto, e nel frattempo Longhin si è dato alla cucina americana, aprendo Chihuahua Tacos, un nuovo locale in via Col di Lana 1.
Ancora diversa la questione di Amor, il locale super trendy, super cool, super Philippe Stark, super modaiolo e un po’ Eyes Wide Shut (con tutte quelle maschere veneziane, non eravamo ben sicuri di non trovarci dentro gente che pomiciava con il primo capitato) aperto dagli Alajmo in corso Como 10. Locale con cui, peraltro, qualche mese fa eravamo stati tutt’altro che teneri, bocciando pressoché l’intera esperienza che avevamo fatto. Ebbene, eravamo rimasti, con un post su Facebook, al fatto che a settembre avrebbero avuto un nuovo menu, e con un “coming soon” appeso alla saracinesca. E invece, dopo la pausa estiva, Amor non ha più aperto.
Cordoglio per le due illustri chiusure anche dal critico milanese più temuto dai ristoratori, Valerio M. Visintin, che fa notare come intorno ai due locali ci sia una sorta di silenzio stampa in qualche modo corrispondente alle grandi celebrazioni che c’erano state quando Forno Collettivo e Amor avevano aperto i battenti. E, nell’indicare i locali in difficoltà su cui la stampa stende un velo di omertà, Visintin fa anche un terzo nome, fuori dalla sua cerchia territoriale: è Romeo e Giulietta, ristorante e pizzeria di Cristina Bowerman a Roma.
[Fonte: Corriere Milano]