Nel corso degli ultimi mesi la Procura di Milano ha indetto una maxi inchiesta atta a investigare delle presunte violazioni e/o abusi su alcuni aspetti di sicurezza e salute sul lavoro dei rider da parte di quattro dei maggiori player del settore del delivery – Foodinho-Glovo, Uber Eats, Deliveroo e Just Eat. Le indagini, condotte dagli agenti dei Carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro, si sono ora concluse con un’archiviazione del caso.
Va sottolineato che i PM avevano già chiesto verso l’inizio dello scorso dicembre di archiviare il fascicolo: una richiesta che però è stata accolta solo di recente dal GIP Angela Laura Minerva, dopo che le società di cui sopra hanno adempiuto a tutte le prescrizioni per mettersi in regola e versato ammende per un totale di 90 mila euro. A tal proposito, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha evidenziato che “il totale delle somme investite dalle società per la tutela della salute e la sicurezza dei rider interessati dalle prescrizioni impartite” è quantificabile “in una somma ragionevolmente pari a circa 10 milioni di euro complessivi”; mentre le prescrizioni in materia di visite mediche, fornitura di DPI e formazione e informazione sulla sicurezza sul posto del lavoro sono state rispettate.
In questo contesto, il GIP ha deciso di dare atto alle quattro società di aver eliminato le violazioni pagando le sanzioni per “un quarto del massimo dell’ammenda prevista”, con “l’effetto di estinguere il reato”.