Miele: -41% sulla produzione, colpa del clima

Il clima impazzito di questa primavera e un mercato globale sempre più competitivo mettono in crisi la produzione del miele italiano.

Miele: -41% sulla produzione, colpa del clima

Registra un risultato pesantemente negativo la produzione nazionale del miele nel 2019 con un -41% sulla produzione. Colpa del clima, dicono le fonti ufficiali, ma anche della concorrenza estera.
I ricavi sulla produzione di miele di acacia e agrumi hanno fatto registrare quest’anno, secondo le stime dell’Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, una riduzione dei ricavi per gli apicoltori di 73 milioni di euro. Un decadimento dovuto sicuramente all’andamento climatico anomalo di questa primavera.

Un danno totale in termini di produzione che si stima intorno ai 55 milioni di euro per quanto riguarda il miele d’acacia (andamento che ha penalizzato soprattutto le regioni del Nord); e intorno ai 18 milioni di euro per il miele di agrumi (settore di prodotto che riguarda invece soprattutto il Mezzogiorno, ei n particolare la Sicilia, con perdite che si attestano attorno ai 7 milioni di euro).

A compromettere ulteriormente un settore già messo in crisi dalla situazione climatica, si aggiunge anche una concorrenza spietata da parte degli altri Paesi dell’Unione Europea, in cui l’Italia occupa il quarto posto per numero di alveari (1,4 milioni aumentati del 7% nel 2018 rispetto al 2017), dopo Spagna (2,9 milioni di alveari), Romania e Polonia (rispettivamente 1,8 e 1,6 milioni di alveari).

[Fonte: Ansa Terra & Gusto]