Mettiamo le eccellenze italiane nei panini del McDonald’s: siamo sicuri che sia valorizzarle?

MySelection 2024, la linea di casa McDonald's firmata da Joe Bastianich, ci fa sorgere un dubbio: non sarebbe corretto, al fine di valorizzarle davvero, vendere le eccellenze italiane a prezzo più alto?

Mettiamo le eccellenze italiane nei panini del McDonald’s: siamo sicuri che sia valorizzarle?

Sarà pur vero che gli archi dorati hanno ben saputo inquadrare quel cortocircuito semantico che spesso e volentieri tiene in scacco matto la ristorazione, e cioè che il cibo, in quanto bene primario, dovrebbe costare se non poco almeno il giusto; sarà che la cattiva pubblicità, dice il saggio, non esiste; e sarà anche che, come ha spiegato il ministro Lollobrigida, i giovani si appassionano ai prodotti italiani grazie a McDonald’s (anche se qui, capirete, ci concediamo qualche dubbio un po’ più pruriginoso): ma siamo davvero certi che mettere le cosiddette eccellenze italiane nei panini del colosso a stelle e strisce sia effettivamente una forma di promozione?

Il punto è semplice, a dire il vero: McDonald’s è di fatto una delle più note (o la più nota in assoluto, a dire il vero) roccaforti del pasto a buon mercato, e ha – legittimamente, badate bene – costruito la propria identità e comunicazione aziendale proprio su di questo. Fast food, “cibo veloce”: un pasto rapido, conveniente, per l’appunto. Ecco, se l’ottica è effettivamente quella di valorizzare le eccellenze citate in apertura (e spesso oggetto di ariosissima retorica) allora forse sarebbe più opportuno venderle a prezzo alto, in modo tale da valorizzare il lavoro di chi le produce, e non declinarle nella formula, appena descritta, del fast food.

Le eccellenze italiane e McDonald’s: il caso di Joe Bastianich

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La cosiddetta pietra dello scandalo, se così vogliamo definirla, che ha innescato questa riflessione è il lancio della linea MySelection 2024, firmata da Joe Bastianich e puntualmente promossa da quest’ultimo anche e soprattutto attraverso la propria vetrina social. Ve la facciamo breve: prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Toscano, la Pera dell’Emilia Romagna e l’Aceto Balsamico di Modena – dunque chiaramente eccellenze italiane, converrete – fanno il loro ingresso nei menu dei ristoranti di casa McDonald’s, declinati in tre diversi panini brandizzati dall’ex giudice di MasterChef.

I panini del fast food contengono sempre e solo lattuga iceberg I panini del fast food contengono sempre e solo lattuga iceberg

Badate bene – è giusto sottolineare che la linea MySelection è ormai un volto noto nel roster degli archi dorati. Debuttante nell’ormai lontano 2018, si è sempre distinta per le sue spalle relativamente – e comprensibilmente: il testimonial è di fatto uno dei personaggi più noti del panorama food e televisivo, almeno in tempi strettamente recenti – larghe, forte della firma di Bastianich. Il nostro dubbio, però, rimane; e ci porta alla mente esempi come quello della Chianina, che soffre in uno stato di evidente crisi: valorizzare non dovrebbe anche e soprattutto voler dire posizionare in alto sul mercato?

Allo stesso tempo c’è chi potrebbe sostenere che questa soluzione, se così vogliamo definirla, rende tali eccellenze quel tanto più accessibili, o “alla portata di tutti” per riprendere un commento fatto dello stesso Bastianich per pubblicizzare il lancio. Punto di vista comprensibile, che d’altro canto l’ultimo biennio è stato anche e soprattutto macchiato da una evidente crisi del costo della vita: in questo caso, però, diventa una questione più semantica. Non è più valorizzazione: parliamo di democratizzazione, piuttosto.