Il 60% degli Italiani, ovvero sei adulti su dieci, mangiano le stesse merendine dei loro figli. A rivelarlo è un’indagine Doxa- Unione Italiana Food, che ci dice di noi una cosa molto semplice: siamo, fondamentalmente, una generazione di bambinoni mai del tutto cresciuti.
Anzi, forse è anche peggio: siamo cresciuti a junk food: il 66% degli Italiani, 66%, infatti, è stato consumatore di merendine da bambino e il 59% lo è ancora oggi. Un consumo medio di due merendine a settimana, il che significa che c’è chi ogni giorno, in ufficio, si mangia davanti al computer un saccottino.
Peraltro, utilizzando come scusa i propri figli: in sei famiglie italiane su dieci (pari al 60%) i genitori mangiano le stesse merendine dei propri bambini, mentre quasi una famiglia su due (40%) mangia merendine diverse, magari perché gli prende improvvisamente voglia di una Fiesta.
Quindi, è colpa nostra se stiamo crescendo una generazione di mangiatori di merendine: secondo l’indagine Doxa, i maggiori estimatori del genere sono proprio i giovani: il 70% dei millenial consuma infatti abitualmente merendine. I 35-54enni le scelgono una-due volte a settimana, mentre la frequenza scende tra gli over 65 (32%).
E a conferma che non siamo completamente risolti, noi e la nostra fanciullezza, c’è la motivazione per cui si mangiano le merendine: più di 3 milioni di italiani le scelgono proprio perché ricordano loro l’infanzia.
[Fonte: Foodweb]