La città di Sulmona ha detto basta alle merendine a scuola: meglio mangiare pane e marmellata. La proposta arriva dalla dirigente scolastica Gabriella Di Mascio: grazie alla collaborazione con Coldiretti vuole cercare di educare i giovani a una più sana alimentazione in quanto il cibo spazzatura, incluse le merendine confezionate, causa troppi casi di obesità fra i ragazzi.
Ovviamente la preside dell’istituto comprensivo Lombardo-Radice-Ovidio di Sulmona, in provincia de L’Aquila non ha certo obbligato i ragazzi a sostituire le merendine con pane e marmellata: si tratta solamente di un suggerimento arrivato tramite circolare ai genitori. La speranza è che, adesso, questi ultimi decidano di accogliere e mettere in pratica tale consiglio.
Curiosamente tale notizia arriva pochi giorni dopo quella relativa alla preside della scuola Piscicelli di Napoli: qui è successa la cosa opposta, sono stati vietate le merende portate da casa a favore di quelle commerciali per motivi di sicurezza e igiene. Comunque sia, Coldiretti in Abruzzo ha deciso di avviare anche una campagna di sensibilizzazione per spiegare ai giovani le tematiche dell’educazione alimentare.
La preside Di Mascio, poi, ha anche spiegato che nella sua scuola si parlerà sia di difesa dell’alimentazione che dell’ambiente. Per esempio nei distributori automatici della scuola media Ovidio si trovano solamente pane e pizza, niente merendine confezionate. Accanto a questa campagna c’è quella plastic-free: la preside sta cercando di eliminare le bottiglie di plastica, sostituendole con borracce personalizzate da dare a ciascun alunno.