Dall’ordinare un drink a trovarsi con la faccia a una manciata di centimetri dal pavimento, con le manette ai polsi. No, non è un remake in salsa poliziesca di Una notte di leoni, ma quanto accaduto realmente a un turista originario dell’Azerbaigian che, a onore del vero, voleva semplicemente godersi un aperitivo in tutta pace. Galeotto fu il traduttore, o meglio ancora la lingua: il nostro protagonista si trovava al ristorante Portugália, in quel di Lisbona, e avrebbe utilizzato un traduttore per ordinare un drink al melograno. Peccato che, per una malizia del destino (o più banalmente per un errore di digitazione), abbia finito per chiedere una granata. Alla cucina l’ordine non è piaciuto.
Tutti a terra, ha un melograno!
Ok, è tempo di mettere un po’ di puntini sulle i. Partiamo dal presupposto che, come avrete intuito, il nostro povero turista non parlava portoghese. Cercando di tradurre il menu dei cocktail, avrebbe digitato la parola “граната”, che significa “granata”, anziché quella di “melograno”, “гранат”. Ce lo immaginiamo, fiero e rilassato, contento di avere superato lo scoglio della lingua e già pronto a sentire sulla lingua la fresca acidità del melograno – solo per poi trovarsi con i polsi al freddo e la faccia sull’asfalto.
Ma torniamo a noi – al momento di ordinare il nostro protagonista avrebbe mostrato lo schermo del telefono al cameriere, che si è trovato a leggere la parola “granata”, o “bomba”. Per carità, vero che il cliente ha sempre ragione e tutto il resto, ma a tutto c’è un limite: convinto che il turista sorridente davanti a lui stesse minacciando di fare saltare in aria una bomba, il cameriere ha deciso di sgombrare il locale e contattare la polizia.
Polizia che, come potrete immaginare, non si è di certo fatta pregare per intervenire. Il nostro protagonista è stato circondato (ma vi immaginate che avrà pensato, in quei momenti? Al prossimo giro meglio ordinare un’acqua naturale) e poi fatto sdraiare per terra, in modo da minimizzare il pericolo.
La ricerca dell’ordigno, naturalmente, si è rivelata futile. “Non è stato trovato nulla di sospetto” ha poi spiegato un portavoce del personale in divisa ai media locali. “La polizia ha però dovuto agire prontamente ed efficacemente. Quell’uomo, poveretto, si è presto un bello spavento, ma ovviamente è stato rilasciato. La Polícia de Segurança Pública prende sul serio le minacce e ha agito quanto prima”.
Un plauso alle forze dell’ordine, ma a noi il dubbio rimane – alla fine, ‘sto poveretto, se l’è bevuto o no il suo drink al melograno?