McDonald’s è stata presa di mira dal gruppo di hacker russi Snatch, che negli ultimi giorni ha rivendicato il furto di oltre 500 GB di dati aziendali riservati. Va sottolineato, però, che il gruppo in questione non ha rilasciato alcuna prova pubblica e che quindi l’estorsione non è del tutto confermata, ma è del tutto plausibile considerando le azioni intraprese del colosso del fast food per aiutare i cittadini e i soldati che stanno difendendo l’Ucraina.
Occorre anche dire che il gruppo si è già dimostrato capace di colpire realtà internazionali di alto livello (come, ad esempio, la casa automobilistica svedese Volvo), e potrebbe voler utilizzare l’annuncio per aumentare la pressione su di eventuale negoziati in atto con McDonald’s o, alternativamente, potrebbe ancora trattarsi del risultato di un attacco a una delle subsidiaries della multinazionale. Il furto, nel frattempo, è già stato conclamato dalla gang criminale russa Conti come forma di rappresaglia verso i simboli della coalizione occidentale che, nel corso dell’ultima settimana, ha pesantemente condannato l’aggressione russa.