McDonald’s ha annunciato di voler raggiungere il traguardo della parità di genere nella gestione dell’azienda entro il 2030. Il CEO di McDonald’s, Chris Kempczinski, ha descritto i nuovi obiettivi in una lettera inviata giovedì ai dipendenti. Per raggiungere l’obiettivo prefissato, il colosso del fast food mira ad aumentare la percentuale di donne nei ruoli di senior director o in quelli superiori dal 37% al 45% a livello globale entro la fine del 2025.
L’azienda punta anche ad aumentare la percentuale di gruppi storicamente sottorappresentati in quelle posizioni dal 29% al 35% entro la fine del 2025. Una svolta utile anche a placare le polemiche di discriminazioni razziali lanciate da uno dei più importanti franchesee di colore del gruppo. Ma i nuovi obiettivi arrivano in realtà in una fase di cambiamento più ampia all’interno di McDonald’s.
L’ex CEO Steve Easterbrook è stato licenziato nel 2019 per aver violato la politica aziendale stringendo una relazione con una dipendente. McDonald’s ha anche licenziato il suo chief people officer, il responsabile delle risorse umane, e ha avviato un’indagine nel dipartimento delle risorse umane per possibili comportamenti scorretti.
A novembre, la società ha assunto un nuovo responsabile globale della diversità, equità e inclusione: una figura nata per garantire il rispetto della parità di genere e razziale.
[Fonte: CNN]