Alcuni lavoratori dei McDonald’s americani hanno indetto per domani uno sciopero per chiedere l’aumento del minimo salariale ad almeno 15 dollari l’ora.
Nonostante la catena di fast food stia lavorando per aumentare le paghe orarie dei suoi dipendenti, i recenti aumenti salariali non soddisfano i lavoratori, che sostengono che in molti restano tagliati fuori dalle nuove retribuzioni.
Così, i lavoratori di Detroit e Flint si uniranno ai dipendenti di McDonald’s in altre quindici città degli Stati Uniti per protestare, unendosi in un gruppo che – emblematicamente – si chiama “Fight for $ 15”. McDonald’s dal canto suo afferma che gli aumenti, che hanno iniziato ad essere attivati in questi mesi sposteranno la fascia entry-level per 36.500 dipendenti dell’azienda da 11 dollari a 17 dollari orari, e la fascia di partenza per i responsabili dei turni da 15 a 20 dollari in base nella posizione del ristorante.
Gli organizzatori della protesta, invece, affermano che gli aumenti salariali si applicano solo ai dipendenti dei negozi di proprietà e non a quelli in franchising, che rappresentano il 95% dei ristoranti McDonald’s degli Stati Uniti. La maggior parte dei dipendenti dei 14.000 negozi di McDonald’s negli Stati Uniti, dunque, non avrebbe diritto all’aumento salariale promesso.
[Fonte: Eater]