Dopo questo nuovo caso romano, tutto si potrà dire di McDonald’s ma non che risparmi sulla carne degli hamburger, o che al suo interno ci sia un indicibile frullato di sostanze non meglio identificate. Ad esempio, negli hamburger di pollo, la carne avicola è presente davvero.
E la prova l’ha avuta ieri una bambina americana di nove anni, che nel suo McChicken ha trovato un osso di pollo.
Addentando l’hamburger nel McDonald’s di Piazza di Spagna, il secondo ad aprire nel territorio italiano, la bambina ha trovato un osso lungo 3 centimetri e mezzo, fortunatamente senza inghiottirlo.
Ovviamente, la madre della piccola ha prontamente allertato il personale del ristorante, senza però ottenere nemmeno lo storno del panino incriminato ma semplicemente un gelato omaggio.
“Se in America fosse successa una cosa del genere –ha detto la madre– il ristorante sarebbe subito stato chiuso. Da noi le procedure in merito sono severe, qui invece ci è stato proposto solo un gelato in omaggio, che ovviamente abbiamo rifiutato”.
Dal canto suo, la bambina ha detto di essere stata lei a voler andare in un McDonald’s, per provare la differenza fra i punti vendita americani e quelli italiani.
Ma dopo aver trovato il poco simpatico intruso la bambina ha cambiato opinione:
“Non voglio più mangiare in luoghi simili né qui né in America”, è stato il suo lapidario commento.
Il direttore del ristorante romano, invece, scusandosi con la famiglia per l’inconveniente, ha ribadito l’affidabilità delle procedure di controllo qualità adottate nel locale, spiegando che “questo evento è un’occasione molto importante per noi per verificare la qualità del prodotto”.
Anche se, in realtà, tutti noi confidavamo in procedure più tecnologicamente avanzate e sofisticate che non la prova diretta su ignari clienti, utilizzati, pare, a guisa di cavie.
[Crrditi | Link: Corriere Roma]