McDonald’s lancia un nuovo programma di formazione per i dipendenti: sarà dedicato alla sicurezza sul lavoro. Tutto merito delle recenti critiche inerenti fenomeni di bullismo, discriminazione e molestie sessuali. La società ha spiegato che distribuirà materiale di formazione per la prevenzione della violenza sessuale sviluppato in collaborazione con l’organizzazione RAINN a partire da ottobre. La formazione, poi, includerà anche lezioni informatiche e con docenti su tematiche come la discriminazione, la prevenzione di ritorsioni, come risolvere situazioni di violenza con i clienti e come segnalare reclami per molestie.
L’annuncio arriva dopo mesi di critiche nei confronti di McDonald’s da parte dei suoi dipendenti: parecchi di loro hanno dichiarato di aver subito violenze, molestie sessuali e altre problematiche sul posto di lavoro, sia nelle sedi aziendali che in quelle in franchising. I dipendenti avevano organizzato anche una protesta a Chicago per sottolineare l’esistenza di questi problemi.
Chris Kempczinski, presidente di McDonald’s negli USA, ha spiegato che è importante la questione dei luoghi di lavoro sicuri e che, insieme ai loro affiliati, hanno la responsabilità di intervenire in tale tematica in modo da impegnarsi a promuovere cambiamenti positivi.
E’ la prima volta in assoluto che McDonald’s offre questo tipo di formazione per i suoi quasi 850.000 dipendenti nei ristoranti statunitensi, dai cuochi ai cassieri. Dopo che l’anno scorso erano cominciate a girare queste critiche, l’azienda aveva sì tenuto dei corsi di formazione, ma solo per manager e operatori dei ristoranti, introducendo anche una hotline anonima per permettere ai dipendenti di segnalare i problemi.
Ma le associazioni a difesa dei lavoratori affermano che tali misure non sono affatto sufficienti e stanno esortando l’azienda a fare un lavoro migliore per garantire che le segnalazioni di problemi sul posto di lavoro siano gestite correttamente. Questo perché insegnare ai lavoratori cosa sia giusto o cosa sia sbagliato non serve a niente se i lavoratori che denunciano episodi di cattiva condotta vengono ignorati o, peggio, puniti.
Secondo Jim Sisco, CEO di Enodo Global, società di consulenza sui rischi aziendali, il programma di formazione di McDonald’s probabilmente servirà a poco e non riuscirà a creare un vero cambiamento nella cultura aziendale della società. Questo a meno che l’azienda stessa non parli direttamente con i lavoratori, cercando soluzioni reali ai problemi.
Inoltre McDonald’s imporrà questo programma di formazione ai ristoranti di sua proprietà, ma non può obbligare quelli in franchising a farlo, anche se sta consigliando caldamente loro di sfruttarlo. Ma servirà veramente a qualcosa?
[Crediti | CNN]