McDonald’s non può costringermi a indossare il reggiseno al lavoro: è discriminazione

McDonald's mi costringe a indossare il reggiseno al lavoro. Cuoca querela i datori di lavoro per violazione dei diritti umani

McDonald’s non può costringermi a indossare il reggiseno al lavoro: è discriminazione

Essere libere di non indossare il reggiseno sul posto di lavoro è una questione di diritti umani, né più, né meno. A quarant’anni di distanza, il reggiseno, ancora lui, finisce sotto accusa.

Simbolo della liberazione femminista negli anni ’60 e ’70, bruciato in piazza come segnale di emancipazione, il reggiseno ha avuto fortune alterne: rivalutato come accessorio, non certo obbligatorio, comunque pratico, specie per le taglie dalla terza in su.

Ma la tregua è durata poco, il reggiseno è di nuovo sotto accusa.

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Kate Gosek, cuoca diciannovenne del McDonald’s di Silkirk, in Canada, si è sentita importunata da alcuni manager del negozio che l’hanno costretta a indossare il reggiseno, compresa una dirigente che le avrebbe brutalmente palpeggiato spalla e seno per verificarne la presenza.

“Mi ha detto che avrei dovuto indossare un reggiseno –ha riferito la cuoca– perché McDonald’s è un ristorante per bene, dove nessuno ha bisogno di vedere altro”.

Quando la giovane ha fatto presente che la policy di McDonald’s non dice nulla a proposito dell’obbligo di indossare un reggiseno, la risposta è stata che la cosa era sottintesa. A quel punto la ragazza ha intentato una causa contro la società per violazione dei diritti umani.

Secondo l’avvocato della cuoca, i datori di lavoro potrebbero avere brutte sorprese perché, a suo dire, non è possibile imporre uno specifico abbigliamento al personale, a meno che sia un requisito necessario per ragioni di sicurezza del lavoratore, come ad esempio le scarpe antinfortunistiche.

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“Se i datori chiedono che le donne indossino un reggiseno ma non hanno una policy simile per gli uomini, allora c’è il rischio che la loro condotta aziendale possa essere considerata discriminatoria”.

Intanto, la cuoca del Mc Donald’s, che ha ricevuto le scuse da parte di due suoi superiori, sta ancora aspettando che il Tribunale decida in merito. Anche se lei una certezza ce l’ha già: “non indossare un reggiseno non influisce sulla capacità di nessuno di svolgere bene il proprio lavoro”.

[Crediti: cbc.ca]