Sembra proprio che vicino al Pantheon di Roma non sorgerà nessun McDonald’s: il Consiglio di Stato ha deciso di rigettare il ricorso del colosso dei fast food per il fatto che la licenza per creare qui un nuovo ristorante sarebbe stata comprata con un trucco.
In pratica McDonald’s avrebbe voluto aprire un ristorante vicino al Pantheon. L’azienda aveva comprato la licenza da un bar gelateria, un locale di soli 34 metri quadrati, al costo di 1 milione e duecentomila euro. Questo bar gelateria si trovava al numero civico 64, ma, secondo le intenzioni di McDonald’s, la licenza in un secondo momento avrebbe dovuto essere trasferita al numero civico 1, in un locale di 440 metri quadrati.
Tuttavia già ad agosto l’Ufficio Commercio del I Municipio aveva vietato di proseguire in questa operazione, anche a causa di una canna fumaria costruita in modo non consono a quanto stabilito dalla Soprintendenza romana.
Ma non solo: in mezzo a tante piccole irregolarità edilizie, spiccava anche il fatto di trasferire quella licenza di somministrazione valida per una piccola gelateria a un palazzo molto più grandi. In aggiunta tutto doveva avvenire proprio in una zona dove il regolamento vieta di trasferirsi in locali vicini o ad angolo con determinate vie e piazze importanti.
McDonald’s, però, aveva presentato ricorso, ma alla fine il Consiglio di Stato ha deciso di rigettarlo del tutto.
Secondo quanto stabilito dai giudici, infatti, McDonald’s avrebbe comprato la licenza con un trucco: il piccolo bar gelateria vicino al Pantheon, proprietario originario della licenza, non aveva mai esercitato l’attività diventata oggetto della cessione.
In definitiva? Vietato costruire il McDonald’s vicino al Pantheon.