McDonald’s, nei ristoranti a Lugano si può pagare in bitcoin

Nei ristoranti di McDonald's in quel di Lugano presto si potrà pagare con i bitcoin.

McDonald’s, nei ristoranti a Lugano si può pagare in bitcoin

Un Happy Meal per adulti e una coca media: paga con contanti o carta? Bitcoin, grazie. Una scena che, con ogni probabilità, accadrà con sempre maggiore frequenza nei ristoranti di McDonald’s situati in quel di Lugano, Svizzera, grazie a una partnership tra il Comune e Tether, società che emette Usdt – per i profani, la criptovaluta agganciata al dollaro più comunemente utilizzata. L’idea, in altre (e comprensibili) parole, è quella di integrare ai tradizionali servizi di pagamento nei punti vendita del colosso del fast food nella città in questione con bitcoin e stablecoin, in modo tale da accelerare l’uso delle criptovalute.

“Abbiamo lavorato insieme per garantire che l’infrastruttura tecnologica sia in atto per supportare tutto questo” ha commentato a tal proposito Paolo Ardoino, Chief Technology Officer di Tether “e oggi vediamo il duro lavoro andare a buon fine”. Ma attenzione, perché non sono solamente gli archi dorati d’oltreoceano ad aver aderito all’iniziativa: il piano delle autorità locali è quello di ampliare il numero di attività pronte ad accettare criptovalute e stima di poter arrivare a servire oltre duemila clienti prima del 28 e 29 ottobre, data in cui si terrà la conferenza del Bitcoin World Forum.

Un’iniziativa ambiziosa che di fatto ha coinvolto anche le università, in modo tale da aumentare l’educazione culturale e finanziaria verso questo universo così criptico (no pun intended): tra i servizi individuati dalle autorità cittadine come potenziali aderenti vi sono i biglietti del parcheggio, i servizi pubblici e le tasse scolastiche degli studenti.