Due anni fa circa vi avevamo raccontato del licenziamento di Steve Easterbrook, CEO di McDonald’s che finì sotto la luce dei riflettori per una relazione consensuale con una dipendente del gruppo, vietato severamente dalla policy interna. Ad agosto di gli azionisti citarono in giudizio la società affermando che i documenti ricevuti erano stati pesantemente redatti in modo da omettere ulteriori informazioni riguardanti il caso.
L’appello degli azionisti, tuttavia, è stato respinto lunedì 29 novembre dal Vice Cancelliere Joseph Slights della Corte della Cancelleria del Delaware, secondo cui gli investitori “non hanno dimostrato di avere diritto a più di quello che hanno già”. Il colosso del fast food, dunque, può mettere la parola fine e non dovrà rilasciare le email e i documenti che secondo gli azionisti avrebbero potuto far emergere i dettagli di altre potenziali denunce di cattiva condotta ai dirigenti del gruppo e le risposte ufficiali della società.