In Australia sono stati licenziati i proprietari di un McDonald’s a causa di un video razzista postato sui social media. Robert Vigors, proprietario di due McDonald’s in franchising a Victoria, nelle città di Mildura e Irymple, si è visto licenziare seduta stante a causa di un video diventato rapidamente virale.
Nel video, girato dal vicino di casa Robby Wirramanda, un aborigeno, si vede Robert spiegare come rimproverare il vicino mentre si chiedeva se fosse un “vero” aborigeno. Nel video compare anche una donna identificata come “Karen” la quale viene ripresa mentre tenda di abbattere una bandiera aborigena. Quando il video ha fatto il giro dei social media, McDonald’s ha identificato l’uomo come uno dei suoi licenziatari.
Il colosso dei fast food ha deciso di prendere immediatamente le distanze dall’uomo: ha definito i commenti di Vigors come “inaccettabili” e ha provveduto a licenziarlo in tronco, ribadendo in una nota ufficiale che Robert Vigors non fa più parte di McDonald’s.
Il video in questione mostra uno scambio acceso di battute al di fuori della casa del signor Wirramanda. Nel video si vede Vigors sostenere che Wirramanda non abbia nulla di aborigeno, neanche un 1%. Vigors afferma poi che gli viene da ridere pensando a quando Wirramanda afferma di essere un aborigeno. A questo punto Wirramanda chiede che cosa sia per lui un vero aborigeno. Nel video si vede anche una donna, tale Karen, insieme a Vigors: Karen cerca di staccare una bandiera aborigena posta sulla casa del vicino e Wirramanda la apostrofa dicendole che è troppo forte per lei, accusandola poi di razzismo.
Vigors e Karen per ora tacciano, anche se Karen aveva affermato di aver ricevuto minacce di morte e di non sentirsi al sicuro nel caso avesse ulteriormente commentato. Wirramanda, dal canto suo, ha spiegato all’Australian Broadcasting Corporation che ha deciso di pubblicare il filmato per mostrare quando sia presente il razzismo in Australia.
Ali Cupper, deputato di Mildura, tramite Twitter ha spiegato di essere preoccupato di quanto possa essere diffuso questo problema, affermando che non si tratta solamente di qualcuno che urla contro la bandiera aborigena, ma che tale azione è stata portata avanti da due leader aziendali privilegiati e ben istruiti.
[Crediti | BBC]