Non c’è pace per Vkusno i tochka, l‘alternativa russa del McDonald’s: dopo aver iniziato col botto, avendo sin da subito problemi col nome, adesso pare che abbia pure finito le patatine.
È stata la stessa catena russa di fast food a dare la notizia: nelle prossime settimane in molti locali potrebbero mancare le patatine fritte. Il motivo? Beh, secondo il comunicato stampa diramato ai media russi tutto è imputabile allo scarso raccolto di patate dell’anno scorso della Russia.
Normalmente la Russia avrebbe ovviato a tale carenza importantdo patate dai paesi occidentali, ma per via delle sanzioni imposte a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le patate occidentali rimangono in occidente. Per la serie “chi la fa, l’aspetti”.
L’azienda auspica che le patatine fritte possano tornare nel menu in autunno, ma bisognerà aspettare il nuovo raccolto. Viene anche da chiedersi se questa improvvisa mancanza di patatine (ma prima di inneggiare alla nuova catena e aprire i locali non avevano controllato la fornitura di patate disponibile?) non possa anche essere collegata all’ultima piaga che ha colpito questa catena, cioè la presenza di muffe sui panini e di insetti nelle patatine, cosa che ha costretto l’azienda a distruggere diversi lotti di materie prime.
Ricordiamo che a causa della guerra fra Russia e Ucraina, McDonald’s aveva prima deciso di interrompere tutte le sue attività in Russia, salvo poi decidere di vendere tutti i suoi 850 ristoranti russi. Ad acquistare locali, attrezzature e infrasrutture era stato l’oligarca Alexander Govor, il quale, fra l’altro, già da tempo gestiva una ventina di McDonald’s in Siberia. Da lì era nata la nuova catena di fast food, tutta orgogliosamente russa. Ma anche, meno orgogliosamente, a corto di patatine.